Cosa sapere di un sito e-commerce?

Un sito e-commerce non è solo un sito che ha un carrello e una serie di prodotti da comprare ma piuttosto un concentrato di strategie e marketing che permettono all'azienda di farsi trovare online e farsi scegliere dai clienti.

Cosa sapere di un sito e-commerce?

  • Idea iniziale, progetto/prospetto
  • Scelta tecnica
  • Contenuti, impostazione, grafica
  • Gestione
  • Pubblicità
  • A tutto questo serve integrare strategie e marketing

Ecco che si parla di funzionalità, di idee per proporsi, di marketing Vs i clienti e di soluzioni per fidelizzare il cliente

Quindi, cosa sapere di un sito e-commerce?

Idea, progetto, parte tecnica, realizzazione, grafica e impostazione, comunicazione, descrizioni, immagini, scelte di prezzo, marketing e strategie, pubblicità e gestione cliente pre-post vendita. Presenza nei social e strumenti di fidelizzazione (coupon, sconti correlati, newsletter).

Ogni prodotto deve essere descritto con cura, avere immagini che aiutino la scelta, prezzi coerenti e una serie di azioni di marketing che portino il cliente a spendere nel sito, a scegliere l'azienda.

Cosa sapere di un sito e-commerce?

  • Costa molto realizzarlo e mantenerlo
  • Serve competenza
  • Molti siti e-commerce non funzionano (per svariati motivi)

Non è facile la gestione della vendita online...

Sottolineare che fare un sito e-commerce non è facile, sottolineare che fare un sito e-commerce costa parecchio e sottolineare che fare un sito e-commerce implica molto lavoro e molti investimenti nel post messa in rete è più un deterrente che un incentivo a provare, ma da un punto di vista consulenziale è giusto fare queste considerazioni, prima di spendere che discuterne quando il sito non funziona.

Non è vero che basta realizzare un sito e-commerce per vendere perché come per un negozio fisico serve molto lavoro quotidiano (Amazon investe diversi milioni all'anno, non a caso).

  • Il negozio è il sito (attenzione negozio = sito)
  • L'esposizione della merce sono le foto e le descrizioni
  • L'impostazione del negozio è l'impaginazione del sito (aspetto che sempre si sottovaluta)
  • Il commesso che parla e spiega è la comunicazione
  • Il preparare quanto ha comperato il cliente sono le spedizioni
  • I pagamenti sono sempre anticipati come in negozio, compero, pago, porto a casa; nel sito scelgo (metto nel carrello), pago e ricevo entro un paio di giorni
  • L'affitto del locale sono i costi tecnici del sito
  • La gestione straordinaria e l'arredamento possono essere le grafiche
  • La pubblicità si fa per entrambe le attività
  • Si può avere una gestione differente del magazzino e delle giacenze perché nel sito possono essere virtuali (il riassortimento può essere fatto in 2 giorni quindi un prodotto non disponibile può essere gestito come disponibile se si ha la certezza di poterlo avere in tempi stretti o sei si connette con il fornitore in drop shipping)
  • In negozio si fa più fatica a comperare sul venduto mentre con il sito si può addirittura acquistare un prodotto sul venduto (strategia da non sottovalutare)
  • Gestione cambio prodotto/i, resi, garanzia, assistenza post vendita, c'è nel negozio fisico, ci deve essere nello store online (personale che risponde ai clienti sia telefonicamente che virtualmente con mail o chat, ritiro merce, controllo, gestione rimborsi (totale o parziale)
  • Sia nel negozio fisico che nel sito e-commerce, serve personale!

Cosa sapere di un sito e-commerce? Vediamo da dove iniziare a realizzarlo...

Ecco un nostro schema di lavoro, che ripetiamo spesso nelle nostre pagine, perché permette di mettere delle base solide sulla realizzazione.

Aspetti tecnico strategici di un sito | amdweb.it

Aspetti tecnico strategici per realizzare un sito
  • Progetto iniziale (obiettivi, aspettative, fattibilità, tempi, progress)
  • Scelta tecnica (costi nel medio lungo termine, vantaggi e differenze)
  • Realizzazione contenuti (Progetto comunicativo, progetto redazionale e stesura testi)
  • Post messa in rete (tutti gli aspetti che fanno trovare/lavorare il sito)
Aspetti economici di un sito aziendale | amdweb.it

Aspetti economici: i costi di un sito
  • Costi tecnici (piattaforma, dominio, certificati ssl, personalizzazioni e assistenza)
  • Costi realizzativi (progetti, foto, inserimento contenuti e immagini)
  • Costi grafici (grafica desktop, mobile, immagine coordinata)
  • Costi pubblicitari (come far trovare il sito? ppc, social, seo, mail marketing?)

Non vogliamo parlare di aspetti tecnici, perché abbiamo scritto più volte e ribadiamo l'importanza di un progetto e di un lavoro mirato, "su misura", quindi no fai da te, no amico di amico, no parente lontano che il sabato fa siti web belli e che costano poco; diamo spazio, piuttosto, a semplici considerazioni strategiche che possono far capire in primis cosa sapere di un sito e-commerce, poi, non da meno, quanto è complessa ma interessante la sua gestione.

Non si tratta di capire o meno se un e-commerce funziona, se vende o conviene averlo, perché è appurato che la vendita online sia di supporto alle aziende, ma si tratta di capire che approccio bisogna avere con il web e soprattutto con un sito per vendere, per farlo funzionare cercando di andare oltre ai luoghi comuni che predicano quanto sia facile fare un sito e quanto sia poco costoso e conveniente fare da soli (mere bugie!).

I testi descrittivi di un sito e-commerce

I testi descrittivi di un sito e-commerce sono l'unico modo che abbiamo per comunicare con un visitatore.

Se ci pensiamo da clienti, quali in primis siamo, i testi che pubblichiamo nel sito, siano descrizioni di prodotti o pagine generiche, sono l'unico appiglio che abbiamo nel prendere in considerazione un acquisto online, non analizziamo casi estremi di noti brand o di modelli precisi dove, in genere a fare la differenza è solo il prezzo.

Noi che clienti siamo?...

Proviamo a fare una qualsiasi ricerca, meglio su un argomento/prodotto che ci interessa realmente e noteremo che non diamo importanza solo all'aspetto economico dell'oggetto o servizio ma, in primis, cerchiamo di "leggere" e capire le varie caratteristiche e le varianti dell'argomento/oggetto/servizio che abbiamo cercato.

Da un punto di vista strategico progettuale, questo passaggio nella maggior parte delle volte, non è nemmeno preso in considerazione quando si pensa al sito aziendale.

Che messaggio mandiamo con il sito?

Il primo aspetto da analizzare in un sito e-commerce è il tipo di comunicazione che utilizziamo per parlare al cliente finale, messaggio che deve mettere il cliente finale nella condizione ideale di leggere, capire, vedere ed eventualmente acquistare. Dobbiamo fare questa analisi in primis da clienti, poi da titolari dell'azienda che sanno tutto il lavoro che accompagna il progetto; il nostro sito rende l'idea? Fa capire cosa vendiamo o proponiamo?.

Ricordiamo sempre che il sito e-commerce rappresenta l'azienda

L'analisi del titolare dell'azienda deve filtrare quanto scritto nel web con le reali conoscenze aziendali per capire se come presentiamo il prodotto è corretto o meno, se è sufficiente o meno, se è esaustivo o meno. Quando in un sito di pelletteria troviamo scritto nella descrizione di una borsa da 300-500-800 euro frasi tipo "borsa in pelle fatta a mano, di alta qualità sartoriale made in Italy" con una foto indicativa grande come un francobollo, che informazione stiamo dando al cliente finale? È un servizio o un disservizio? Non è meglio fare una descrizione curata, mettere le dimensioni della borsa e dare qualche indicazione sul tipo di pelle usata e sui dettagli del prodotto che si vende? Ora l'esempio è importante nel senso che si parla di una borsa anche costosa ma il ragionamento andrebbe fatto su tutto perché in un negozio si segue fisicamente il cliente anche se è in negozio per un prodotto di pochi euro.

Cosa sapere di un sito e-commerce: attenzione ai disservizi

I disservizi sono tutti quei passaggi che il cliente deve fare a cui noi non diamo peso. Un disservizio è un'immagine non veritiera, un disservizio è la scritta nella descrizione che indica che la foto è indicativa e potrebbe non essere reale; un disservizio è una misura poco chiara nella taglia, un disservizio è un'indicazione sommaria che mette un punto di domanda in testa al cliente che sta per fare l'acquisto (un disservizio è l'esempio del paragrafo precedente, dove la descrizione dice tutto e niente).

Troppi siti e-commerce non specificano le spese di spedizione, i metodi di pagamento o non sono legali nella politica di reso o di garanzia del prodotto (Amazon ha fatto di queste lacune dei punti di forza).

Non facciamo queste considerazioni per scrivere qualcosa di nuovo, ma le facciamo perché siamo in primis clienti e sono le prime cose che si notano in un sito e-commerce che non vende. Inutile fare grafiche accattivanti, inutile fare loghi o slogan, inutile spendere in pubblicità a pagamento o in database di mail, inutile cercare visibilità, inutile fare offerte se non mettiamo sostanza nel progetto, perché noi, clienti, siamo i primi a pretendere chiarezza, costi, tempi di spedizione e garanzie chiare su reso o su cambio se la merce è difettosa.

A che serve un sito e-commerce che non vende?

Perché un cliente dovrebbe acquistare in un sito?
Iscriversi ad una newsletter?
Interagire con l'azienda?

Ci siamo mai chiesti perché un cliente dovrebbe acquistare da noi? Perché dovrebbe iscriversi alla newsletter o interagire con la nostra azienda? Se guardiamo il sito da clienti, noi, faremmo acquisti o domande? Non vogliamo essere scontati, ma nelle nostre esperienze dirette, dove ci vengono chieste consulenze o analisi per siti esistenti, la maggior parte dei clienti/titolari dell'azienda stessa non comprerebbe mai dal suo sito; chi per le spedizioni troppo costose, chi per la poca chiarezza generale, chi per i colori troppo chiassosi, chi per la lentezza del sito, chi perché per arrivare ad un prodotto servono troppi click, tutte problematiche che stanno dando una risposta alla non funzionalità del sito, tutti dettagli che non sono stati curati nell'ideazione del progetto per vendere online.

Perché, allora, dovrebbe farlo un cliente? Sono tutte cose da sapere di un sito e-commerce!

L'importanza del post messa in rete di un sito e-commerce

L'importanza del post messa in rete apre un mondo di considerazioni che spesso non si sono mai affrontate prima.

Una volta fatto il sito e-commerce non finisce il lavoro, ma inizia!

Un sito messo online non fa nulla se lo lasciamo "solo", come del resto un negozio aperto non rende se non lo curiamo tutti i giorni, preoccupandoci di accendere le luci, fare nuove vetrine, togliere la polvere, fare nuovi assortimenti.

Parlare di post messa in rete di un sito e-commerce spesso per i clienti che hanno un sito è un fulmine a ciel sereno, perché capiscono che ci sono nuove spese e vedono allontanarsi le esigue opportunità di guadagno. 

L'errore è strategico e consulenziale perché non ci si è adeguatamente informati prima di iniziare ma si è scelta una strada comoda, il "fate voi mi fido" senza capire bene e senza far chiarezza su cosa sapere di un sito e-commerce.

C'è l'idea di fare un sito, c'è il progetto, c'è l'esecuzione, c'è l'analisi e c'è un post messa in rete del progetto, con relative strategie che possono essere strategie di mail marketing quindi raccolta indirizzi e invio di materiale pubblicitario, strategie di PPC (pubblcità a pagamento); strategie di presenza aziendale nei social, strategie di analisi seo (sempre in progress nel post messa in rete). Sono step che chiamiamo di post messa in rete che impongono costi importanti sia economici che in termini di tempo.

Il fine di questa pagina è far capire che un sito non è un gioco e aver chiaro cosa sapere di un sito e-commerce è fondamentale per una corretta presenza aziendale nel web. Non facciamo l'errore di spendere poco senza capire cosa stiamo facendo, specialmente se il sito deve essere un supporto per la nostra azienda e deve vendere online.

Cosa sapere di un sito e-commerce?

Un sito e-commerce non può costare solo qualche migliaio euro!

Ultimo Aggiornamento:13/01/2024 10:38:01
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