Facebook basta alle aziende?

La nascita del mondo social è stato per il web senza dubbio una grossa evoluzione, sia in termini di comunicazione sia in termini di punti di riferimento per chi naviga. Certo, adesso, fa un po' strano pensare al web senza Facebook, senza amici, condivisioni o mi "piace" ma questa evoluzione da un punto di vista commerciale che benefici ha portato? Facebook basta alle aziende per farsi conoscere e per avere una buona presenza nella rete?

Facebook, così come altri applicativi social sono senza dubbio delle realtà importanti che possono essere considerate una spalla per le aziende perché in poco tempo raggiungono molte utenze, ma crediamo che assolutamente non siano sufficienti per lo sviluppo di un business, di un e-commerce o per considerare autorevole la propria presenza nel web.

Facebook non basta alle aziende, anzi se la presenza si limita a Facebook non crediamo sia un lavoro costruttivo da un punto di vista commerciale.

A dire il vero il nostro approccio al web non prevede mai un epicentro in piattaforme che non possono essere gestite in autonomia, perché non possiamo creare un business su fondamenta che non conosciamo e non possiamo affidare il core business aziendale nel web a realtà che non possono essere direttamente autogestite.

Social o piattaforme esterne, ottima spalla ma non epicentro

Ottimo avere un profilo su ebay, ottimo avere un profilo su Amazon, meglio ancora se sfruttiamo tutti i suoi servizi, ma se un cliente ci cerca, deve trovare anche un nostro progetto, che metta in risalto chi siamo e cosa facciamo; un sito permette un dialogo diretto, permette di comunicare, permette di capire cosa il cliente cerca e cosa vuole o vorrebbe trovare(aspetto cruciale di ogni attività).

Facebook è un "gioco" che si dovrebbe sfruttare, uno slancio in più che diamo al nostro commercio, ma non un punto di partenza o di arrivo. Aspetto da non sottovalutare, poi, è che la presenza parallela nei social deve essere gestita con molta professionalità e non può succedere, cosa che spesso purtroppo troviamo, che sia tutto perfettino nei social e nel sito principale no. Non dovrebbe succedere che il nostro sito "resta indietro", non dovrebbe succedere che su Amazon, eBay o simili si propone un prodotto con uno sconto che non c'è nel sito principale, perché questo fa emergere delle importanti mancanze sia concettuali che organizzative.

Se non riusciamo a gestire questi aspetti, significa che siamo disorganizzati e dobbiamo per forza intervenire. Non pensiamo che l'utente non se ne accorga, perché il web ha come punto di forza un confronto immediato. Se cerchiamo un prodotto, sappiamo marca e modello, come step successivo cerchiamo chi lo propone a meno soldi a parità di accessori e oramai l'utente medio sa dove guardare (comunque anche chi è inesperto cerca e trova).

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Il web e l'idea che sia tutto facile

Purtroppo negli ultimi anni si è fatto del web un business parallelo perché ci sono molti "smanettoni" che si dilettano a fare siti e a pubblicare pagine. Cms, software, pacchetti preconfezionati, poi, danno la possibilità a chiunque di fare un sito e con pochi step pubblicarlo. Molte aziende cavalcando questa onda pensano sia tutto facile, anche perché, in effetti, se ci affidiamo ad uno studente universitario, in poche ore setta Joomla e lo pubblica senza problemi, mettendo in secondo piano una serie di lavori strategici e concettuali che sono il fulcro dell'avere un sito. È netta la distinzione tra parte tecnica e concettuale, vanno pari passo perché devono essere di supporto, ma sono step diversi.

Vediamo figurativamente il lavoro di un rappresentante: compera una macchia confortevole, piuttosto che una utilitaria (aspetti tecnici), ma non perché ha una bella macchina il lavoro è fatto, anzi, si deve organizzare, deve fare un piano strategico e deve fare un piano esecutivo.

Non c'è niente di facile e capiamo questa illusione dai molti contatti che ci arrivano, che chiedono e restano sbigottiti quando per fare un e-commerce prospettiamo un lavoro di almeno tre anni e un investimento medio di 5/7 mila euro. Il confronto che ci portano è con aziende che chiedono molto meno, addirittura preventivi per e-commerce a 1500 euro senza però nessuna strategia e con strutture CMS.

Facebook come piattaforma/palcoscenico

Partendo dal presupposto di avere un sito ben strutturato e ben concepito ecco come possiamo vedere Facebook o qualsiasi altro social: un palcoscenico in cui proporci a nuovi clienti, un' ulteriore finestra, un' ulteriore possibilità che riflette quanto di buono abbiamo fatto nel nostro sito. Se pensiamo di banalizzare il sito e compensare con i social è come se decidessimo di non fare la doccia e usare il deodorante: uno schifo!

Il web è un confronto continuo

Un aspetto che spesso non si analizza o non si vuole vedere è che il web sviscera quello che siamo, ovviamente attraverso il sito, cioè il confronto diretto con altre realtà è limpido e un cliente decide se acquistare o meno da un sito in base a delle sensazioni momentanee: Amazon ha fatto di questo un cavallo di battaglia, perché sta riuscendo a imporre, attraverso strategie specifiche, un marchio di qualità che si distingue da altri siti: soddisfatti o rimborsati, spedizioni garantite, qualità Amazon, tanto che molti utenti, anche se spendono qualcosa in più, comprano proprio su Amazon per questo. Paradossale che compero un prodotto su Amazon e non sul sito del produttore diretto perché su Amazon risparmio sulle spedizioni o mi sento più tutelato! Ma questo aspetto siamo noi titolari a deciderlo perché prendiamo per gioco il web e non consideriamo che può essere invece una fonte importante per nuove entrate, nuovi visitatori e nuovi clienti.

Facebook, una parte della strategia

Facebook non è sufficiente per essere online e questo è un aspetto strategico che si dovrebbe "discutere" quando si decide di essere nel web con la nostra azienda, con chi scegliamo come partner tecnico. Chi fa un sito non dovrebbe seguire solo l'aspetto del sito e dei link che lo compongono, ma dovrebbe seguire anche come integrare il progetto con l'azienda e con le strategie di marketing che la caratterizzano. Purtroppo la scelta delle aziende casca sempre su chi costa meno, non su chi è più adatto e finché non si riesce a capire l'importanza di questo passaggio avremo sempre un sacco di aziende con siti inutili e senza risultati.

Importante è la parte tecnica, importante è la parte concettuale, importante è la parte strategica, ma importante è coordinare tutto questo con l'azienda, i suoi servizi e i suoi tempi.

Ultimo Aggiornamento:27/09/2024 14:44:12
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