Cos'è il Cross marketing idee e strategie per aziende
Il cross marketing è una strategia commerciale che, in modo trasversale, utilizza tutti i mezzi a disposizione per raggiungere un obiettivo. Ogni strategia è finalizzata a raggiungere un obiettivo prefissato.
Ma detto in termini più semplici, cos'è il cross marketing?
Partiamo dall'analizzare il concetto di cross, termine usato nel mondo del pallone che identifica un passaggio che di solito taglia parte del campo e arriva dalla parte opposta, coinvolge tutti i giocatori presenti in quella zona; figurativamente si associa alla strategia di marketing, quindi cross marketing perché coinvolge più persone, in questo caso strategie, per arrivare ai clienti possibili. Vediamo il concetto di cross marketing applicato ad un negozio dove, dal posto fisico, al volantinaggio, al sito, alla stampa, contemporaneamente, si manda un messaggio che può essere uno sconto, una raccolta dati nascosta da dei premi, una nuova apertura, un'integrazione di prodotti che mancano.
Inizia una campagna pubblicitaria che si avvicina al virale (viral marketing) nel senso che le persone stesse, se la campagna è fatta bene, iniziano ad essere portatori stessi del messaggio. "Hai visto cosa fanno?, vai a vedere perché conviene".
Ovviamente più è grande il brand più è da studiare a 360°, (come vedremo tra un po' nell'esempio dello yogurt) ma il concetto di cross marketing è da associare ad un'unione delle forze, ad un "attacco massivo su più fronti" così da far parlare di se, per un po' di tempo. Spesso l'errore, facilissimo da commettere, è quello di non essere preparati o di non aspettarsi un flusso immediato e prepotente. Dobbiamo studiare ogni passaggio e le fonti che supportano il progetto debbono essere pronte a lavorare senza intoppi.
Come applicare il cross marketing al web e sfruttarlo per l'azienda?
Una volta definito un obiettivo, attraverso l'utilizzo di strategie di cross marketing un'azienda sfrutta tutti i canali possibili per cercare di raggiungerlo. In pratica si cerca di utilizzare un messaggio univoco, intrecciando i media, il web, la stampa quasi a voler alzare la voce ed urlare il proprio messaggio.
Chi usa il cross marketing?
Come si usa il cross marketing? L'aspetto complicato è quello di individuare dei mezzi, potenti ed integrabili e coordinarli nei tempi, nei modi e nelle risorse.
Un esempio concreto ci aiuta, la Danone, con il suo yogurt, ci ha dato dimostrazione di una campagna di cross marketing di tutto rispetto.
- Cross marketing con il canale televisivo, dove più personaggi famosi, quasi a voler far identificate la maggior parte di pubblico possibile, hanno sponsorizzato l'utilizzo dello yogurt;
- Cross marketing con i giornali, con articoli e immagini,
- Cross marketing con la radio,
- Cross marketing con il web;
Una serie di strumenti, insomma, finalizzati a portare gli utenti proprio nel web, dove hanno trovato la disponibilità di un team di esperti dell'alimentazione che, comunicando con l'email, elargivano consigli per dimagrire e per migliorare la qualità dell' alimentazione, ovviamente usando prevalentemente il prodotto della Danone.
Cross marketing con il sito web come strumento di comunicazione diretta con il cliente
Iscrivendosi al sito, inserendo dei dati, si aveva la possibilità di poter usufruire di una serie di servizi tali per cui sembrava che Danone stesse facendo una campagna preventiva sulla salute del cliente. Intanto, la raccolta dati ha dato modo all'azienda di poter eseguire delle interessanti ricerche di mercato, di capire che potenziali gusti possono incontrare l'apprezzamento del pubblico e quali altri, invece, possono essere non più prodotti, orari di consumo, quantità, situazioni varie di vita, ...
L'investimento è stato importante, ma a conti fatti, i dati raccolti sono in grado di dare indicazioni molto preziose per migliorare l'assetto aziendale nel medio lungo termine. Infatti, una delle sostanziali differenze tra un'azienda di successo e un'azienda normale è, spesso e volentieri, la programmazione, il credere e perseguire un progetto, non una campagna quasi fine a se stessa. Ora nel contesto del web, applicato alla PMI, è abbastanza strano pensare a campagne di questa portata di cross marketing, ma ci interessa fare chiarezza sul concetto perché non è tanto l'investimento o i numeri che lo caratterizzano, perché sempre rapportati a fatturati e dimensioni, ma il fatto di creare una miscela, un tutt'uno tra azienda, la sua comunicazione, il web e gli altri mezzi pubblicitari. Questo aspetto di cross marketing, questo senso di insieme, questo messaggio di unire le forze e perseguire un obbiettivo è il messaggio che ci preme mettere in primo piano. Visto così, quanti siti hanno questo spirito? quanti lavori possono definirsi progetti? quanti sono integrati con la mission aziendale?
Come applicare il cross marketing?
Se analizziamo la realtà del web attuale, vediamo che un buon 90% di siti sono fatti a tempo perso, con contenuti abbozzati cenando, con grafiche selezionate a caso (random) da software grafici, introvabili in google anche utilizzando il nome proprio del sito, senza, insomma le ben che minime basi di tecnica e di buon senso. Nel nostro piccolo, non è impossibile usare l'ABC delle norme di marketing, nel nostro piccolo non è impossibile cercare di incanalare le forze verso un unico obiettivo, nel nostro piccolo non è impossibile ponderare e investire potenziali utili, ma come pensiamo di poter fare facendo un sito fai da te? Come possiamo pensare di trovar beneficio da un sito di uno studente, di un amico, di uno che non ha esperienza? Il sito di per sé è semplice da fare, la quotidianità ci mostra di aziende che hanno studiato soluzioni fai da te di tutto rispetto, pochi step e sei online, ma in rapporto alla dimensione, è come se la Danone pensasse di fare pubblicità solo nella città in cui fa la produzione diretta. il cross marketing, specialmente nelle PMI, lo dobbiamo un po' interpretare per mandare un messaggio forte, chiaro, univoco che dia una visione del nostro prodotto o della nostra azienda, solido e vincente, ma soprattutto unico e professionale. Come possiamo pensare, spendendo poche centinaia di euro per un sito, di fare questo?
Un aneddoto reale
Una volta, in una precedente esperienza lavorativa, ci siamo trovati davanti ad un fornitore che, a nostro modo di vedere cercava di arrampicarsi sugli specchi, per venderci un prodotto tipicamente povero, ad un prezzo particolarmente alto. Ci fece riflettere una sua mossa, ci regalò il prodotto per provarlo, "assaggia e vedi cosa dice la gente che lo mangia, se ho ragione me lo paghi, se no te lo regalo"... mi disse; un po' stupiti lo stavamo offrendo, quando ci fermò "non adesso che sono qui, tutti ti direbbero che è buono nel vedermi, provalo domani senza dire niente, e vedi le reazioni"... Fummo sorpresi, sia del gesto che del consenso che il prodotto ebbe e ci ricordiamo di una frase "ricordate, l'affare non è risparmiare, ma capire quando spendere". Oggi ci facciamo belli con questa espressione, perché spendere 300 euro per un sito che non ha risultati, e investirne 5000 per implementare il nostro mercato, non è proprio la stessa cosa. Ci sono attività che hanno margini di guadagno importanti e anche 2/3 acquisti in più possono fare la differenza.
In che senso quindi interpretare il cross marketing?
Non certo con spot nazionali in tv, o con presentatori famosi, visto ci stiamo rivolgendo a PMI, professionisti o imprenditori, ma cercando di dare un messaggio chiaro ed univoco, con il sito, il punto vendita, il personale e ogni altro mezzo di cui disponiamo. Fateci caso, chi si lamenta di non lavorare non ha mai tempo per niente, è sempre al bar a piangere i suoi insuccessi e sempre pronto a criticare chi è già stanco quando lui si alza dal letto!