Quanto costa un logo aziendale?
La classica domanda da un milione di dollari, quanto costa un logo aziendale?, ma vogliamo in questo spazio prendere in considerazione alcuni spunti che possono far chiarezza sull'importanza di un logo aziendale fatto in modo professionale, analizzando aspetti che esulano dalla grafica in sé e dalle tecniche per farlo, un insieme di "piccoli" dettagli che influiscono, e non poco, sul prezzo finale del lavoro.
Quanto costa un logo aziendale?
Innanzitutto distinguiamo il fattore tecnico per definire quanto costa un logo aziendale, e cerchiamo di liquidarlo in poche righe perché non è l'aspetto in cui ci vogliamo concentrare; tecnicamente ci sono molte soluzioni per fare un logo aziendale (tecnicamente) corretto, nel senso di definizione e di formato; parliamo di software vari dal gratuito gimp a soluzioni economiche, tipo art text per mac, o soluzioni più impegnative come il photoshop, che troviamo nelle versioni sia per mac che per Windows. (inseriamo i link ai siti principali a fondo pagina).
Il web in questo ambito è molto esaustivo, troviamo infatti, tutorial (guide pratiche sotto forma o di filmati o di spiegazioni scritte ) che permettono di fare passo passo molti passaggi, per un soddisfacente risultato finale, anche (soprattutto) sotto il profilo qualitativo. Quello che ci preme sottolineare, però, è una serie di studi che dovrebbero essere fatti a monte della realizzazione, concentrandosi su aspetti come:
- La scelta del colore
- La scelta delle forme
- L'impatto che ha al primo "colpo d'occhio"
- Al messaggio che vogliamo dare
Non è così semplice, ideare un simboletto che sia
- Esplicativo
- Che ci identifichi
- Che richiami nel cervello il nostro messaggio (pensate in questo ambito al logo Apple, pensate a cosa rievoca in pochi secondi quella "mela morsicata"...)
amdweb propone loghi aziendali a partire da 499 euro
(a scelta tra 3 possibilità)
Per capire quanto costa un logo aziendale, è importante avere delle infarinature su come il nostro cervello codifica ciò che gli proponiamo e su come riesce o meno a catalogarlo. Siamo invasi da pubblicità subliminali, tanto che oramai siamo sempre sulla difensiva e guardiamo un po' con diffidenza a tutti i messaggi, così ben strutturati che ci compaiono in tv durante i film (avete presente quei bip, messaggio pubblicitario, bip che compare pochi secondi o addirittura meno?) o nelle pagine di giornale, certe forme, certi colori associati che ci rievocano situazioni familiari e piacevoli tanto da farci leggere un messaggio di un qualche yogurt o di qualche altro lassativo?
Un logo aziendale ha una funzione ben precisa, il suo comparire deve dare l'inizio ad un processo mentale che rievochi una serie di eventi associati alla nostra azienda.
Pensate per un secondo alla Nike, il leggere in sé il nome rievoca eventi sportivi, atleti di spicco (qui poi ognuno può trovare il suo visto il numero complessivo di sponsorizzazioni che il brand ha attivo nel mercato!); pensiamo al dado knorr, che in un micro secondo rievoca in noi il senso di un bel brodo caldo, mangiato magari in compagnia.
Gli studi fatti da chi si occupa di questo tipo di comunicazione, sono proiettati per imprimerci un messaggio che spesso il cervello richiama al solo accenno di un'immagine che si avvicina (qui sono interessanti i numerosi studi fatti sui brand del mondo del tabacco, che dopo anni di divieti, sono ancora a primeggiare nel mondo pubblicitario con richiami o situazioni che li ricordano), una specie di richiamo, pensate alla genialità della mela, non è una pera, che si associa al cadere (sono caduto come un pero), è un frutto che viene associato ad una serie di eventi positivi (una mela al giorno leva il medico di torno, no???) eppure Apple ha saputo inserirsi magistralmente nel contesto, tanto da identificarsi, una mela è prima di tutto un pc Mac, poi il resto... geniale, no? Senza considerare ciò che comporta il comprare un prodotto apple, che da la sensazione questi di entrare in una famiglia... "anche tu sei con mac"... ma non scherziamo, è solo un pc, è solo un oggetto... trasformato magistralmente in moda!
Davanti a queste considerazioni, come classifichiamo la domanda quanto costa un logo? Come definiamo in valore assoluto il costo di un logo aziendale? Il fare una mela in sé che costi potrà mai avere per un grafico? Ma il dargli tutto il resto dei significati, ha un valore difficile da quantificare, eppure notate bene, nessuna sfumatura, nessun particolare grafico, nessuna scelta bizzarra di colori, una mela, pura, semplice e piatta, ma quando potrebbe costare adesso un logo così? qualche milione di dollari? Sembra impossibile, vero?
Quando si cerca di costruire un logo si tende a dare risalto alla scelta tecnica, alle sfumature, a particolari effetti di colore, che per la maggior parte delle volte appagano il realizzatore, perché associa lo sforzo tecnico al risultato finale, ma non tiene conto di come il visitatore finale possa recepire il tutto.
Chi vede il logo, cosa recepisce? c'è un messaggio che si vuole dare o c'è solo un senso di piacere del realizzatore/committente?
Quando vediamo il marchio di un gelato, Algida, Motta, Sammontana che sia, a cosa pensiamo? La nostra mente, al solo nominare Algida, vola nell'archivio dei ricordi e ripesca un cornetto, un ombrellone, una spiaggia e il mare... un senso di piacere e di relax, di freschezza e, perché no, di spensieratezza; se abbiamo qualche anno, ripercorriamo la nostra giovinezza e, per ogni anno, c'è almeno un' occasione in cui abbiamo mangiato un gelato di quel brand, vero?
Il logo come rievocazione di un qualcosa da associare al prodotto
Link adobe photoshop
Link art text
Link a Gimp