Il messaggio da inviare nelle mail

Dopo l’ideazione della campagna pubblicitaria FASE 1 e la creazione della nostra mail list, FASE 2, eccoci alla FASE 3: la stesura del messaggio da inviare nelle mail.

Stiamo parlando di una campagna di mail marketing, il nostro mezzo è la mail e quindi dobbiamo fare attenzione a specificare chiaramente:

  • Chi manda il messaggio 
  • Oggetto del messaggio

Chi manda il messaggio e l'oggetto del messaggio sono elementi che devono essere assolutamente chiari, comprensibili a colpo d’occhio, qualsiasi sia il fine dell’invio deve essere colto subito dal ricevente, vediamo un esempio:

       DA                 Lanewsletter.net
       OGGETTO    Promozione acquisto sms

Partendo dal presupposto di aver creato direttamente la mail list, quindi partendo dal presupposto non poco importante che un utente si sia iscritto e voglia avere mail pubblicitarie, chi riceve la mail sa cos’è lanewsletter.net e capisce al volo che si parla di un prezzo di favore per l’acquisto di invii sms/mail.

È un passaggio fondamentale nel mail marketing far capire chiaramente a chi riceve l'offerta ed il mittente.

il messaggio che mandiamo nelle mail ha degli standard da rispettare

Il contenuto del messaggio mail

È inoltre importantissimo schematizzare al massimo il contenuto, utilizzando il minor numero di parole possibili nei limiti della chiarezza. Se il fine è una vendita online è opportuno creare la possibilità di un click al prodotto, se è un contatto per un appuntamento, sarebbe bene magari incentivarlo con un presente. Dunque, Messaggio-Slogan per attirare l’attenzione, per incuriosire, certo un testo di due pagine non può sortire questo effetto! È molto importante, poi, per non vanificare il tutto, essere REALI e non mascherare con giri di parole l'offerta perché questo "raggiro" mette in dubbio il fine, e rende il ricevente molto scettico, rischiando di intimorirlo e di allontanarlo; un esempio può essere :" 5 pezzi 10 euro", significa che propongo 5 prodotti a 10 euro l'uno o 5 prodotti a 10 euro di tutti?

Personalizzare sempre il messaggio mail

Una cosa piacevole e, senza dubbio efficace, è la personalizzazione (es. “Buongiorno sig. Luca”, piuttosto che “Buongiorno utente” o altro simile). Molti sistemi oggi danno questa opportunità di personalizzazione, che rende il messaggio più “intimo”, meno “generico”.

Altro dettaglio che spesso mette in difficoltà è utilizzare il formato HTML. Non tutti i riceventi, infatti, sono abilitati a ricevere immagini e questo potrebbe vanificare il buon lavoro grafico svolto; diciamo che sempre più facilmente ormai si ricevono correttamente questi linguaggi, ma una buona soluzione potrebbe essere quella di allegare nella nostra pagina web, la versione corretta del messaggio, in modo tale che chiunque riscontrasse problemi, potrebbe visualizzare il link e vedere il nostro messaggio correttamente.

Stesso discorso è da farsi per allegati (anche qui allegare un link ad una pagina web potrebbe essere una buona soluzione per evitare l’intervento di antivirus). Si potrebbe continuare a lungo , è inutile sottolineare che più si è creativi, più il messaggio risulta accattivante e piacevole da leggersi.

FASE 4 o fase di controllo.

Decisa la strategia (fase 1),

creata la mail list (fase2),

creato e spedito il messaggio (fase 3),

è il momento di analizzare dei rapporti di invio/consegna del nostro messaggio. La gestione della mail, infatti, ci permette di analizzare

  • Quanti hanno ricevuto il messaggio (relativamente a ciò la nostra esperienza ci mostra che laddove i dati sono stati acquistati e non “creati” su invii di 10.000 mail più di 4.000 hanno avuto esito negativo per indirizzo errato o non più attivo e un incremento irrilevante di visite nel sito principale)
  • Quanti e quante volte hanno cliccato il link al sito o ad allegati della mail
  • Che incremento abbiamo rilevato dalle statistiche degli accessi nel sito  web.

L’unico dato che non c’è possibilità alcuna di analizzare è quanti hanno letto il messaggio, perché aprirlo non è leggerlo!

A questo punto possiamo iniziare a trarre le prime conclusioni; premettendo che questa operazione può essere ripetuta con criterio infinite volte! Con criterio intendiamo che l’invio non ha vincoli o costi particolari, ma deve essere ponderato perché si rischia di “scocciare” e quindi di perdere il cliente finale. Ci sono teorie, infatti, che consigliano di dare la possibilità di far scegliere con che cadenza ricevere i messaggi, ma, dal nostro punto di vista, ci sembra più un sistema per correre ai ripari dopo aver troppo abusato.

Il messaggio da inviare nelle mail

Quante mail mandare ai nostri clienti?

Un invio al mese può essere un termine accettabile, parametro che però, deve essere misurato con il prodotto e con le dimensioni del lavoro che si intende svolgere. Ad esempio per un prodotto di utilizzo comune, anche una mail a settimana potrebbe essere un ottimo parametro (es. un supermercato che propone ogni 7 giorni sconti diversi), se invece il prodotto trattato è di consumo più duraturo (televisori, elettrodomestici, materassi …) sarebbe preferibile un invio quindicinale o anche mensile in modo da operare con coerenza ed efficacia senza rischiare di inviare sempre lo stesso messaggio o lo stesso tipo di sconto. Qui può essere di aiuto il progetto web, nel senso che se insegniamo al cliente che comunque è sempre aggiornato, basterà un invio mensile per ricordargli che ci siamo. Ovviamente ad ogni invio è possibile acquisire nuovi utenti e, nello stesso tempo, perderne altri, perché stanchi o non più interessati.

Tornando al nostro report di partenza, FASE 4, le informazioni raccolte ci permettono di analizzare un po’ l’andamento della nostra campagna pubblicitaria, se nessuno clicca, per esempio, estremizzando un po’, dovremmo riflettere da una parte sul tipo di proposta fatta, dall’altro su come abbiamo lavorato, ovvero a come è stato strutturato il messaggio, che potrebbe risultare poco accattivante, confusionario, non chiaro e dunque nell’insieme poco appetibile.

Perché pensiamo che questo tipo di strumento comunicativo-pubblicitario sia il futuro?   Crediamo in questo mezzo perché ha dei costi molto contenuti, valutando ad esempio la nostra proposta de lanewsletter.net, dove un’azienda con circa 500 € invia per un anno mail, con

  • Supporto completo dello staff amdweb (il pacchetto infatti prevede tutta la gestione compresa nel prezzo)
  • Grafica personalizzata
  • Report completi di invio/ricezione
  • Libero invio dal server (lanewsletter.net) o quello personale del proprio sito
  • L’opzione di visualizzazione delle mail direttamente gestite dal sistema

con questi parametri crediamo non servano molti confronti con la carta stampata (citiamo solo il diverso impatto ecologico) o con media, tipo radio o TV, per cui i costi sono improponibili e non c’è alcun modo di avere un feedback diretto di riuscita; certo che i bacini di utenza sono diversi, ma resta sempre un’incognita di fondo che si risolve in tempistiche lunghe e dunque costose.

Un altro aspetto che ci preme sottolineare, cavallo di battaglia del nostro credo di marketing, è il rapporto diretto con il cliente; la mail può essere anche un mezzo di interazione tramite il quale un cliente interessato può rispondere, chiedere, COMUNICARE e, se l’assetto lo prevede, portare a termine l’acquisto (con relativo pagamento) in tempi record.

Certo non siamo qui a dire che questo è il sistema, ma crediamo nel suo sviluppo, poiché dimostra di avere molti fattori di vantaggio. Lanewsletter.net, infatti, promuove lo sviluppo di mail marketing, poiché riconosce nel mezzo la possibilità di fidelizzare il cliente “come si faceva una volta”, anche se siamo nell’era virtuale (ma se ben ci pensiamo cosa c’è di più virtuale di un foglio pubblicitario?).

In un background lavorativo operativo, questo sistema è un ottimo supporto, da notare però che background operativo non è sinonimo di “vediamo cosa succede” o “speriamo faccia qualcosa”, per background operativo intendiamo una realtà che già lavora, che già è sul mercato con la sua struttura e la sua organizzazione. Il web non deve essere interpretato come scorciatoia economica, ma un supporto che deve essere costruito e curato ogni giorno.

Altro aspetto da non sottovalutare nell’ambito organizzativo è la velocità di risposta del mezzo, velocità che ci permette di programmare gli acquisti in base alle vendite, risparmiare su scorte di magazzino o di approfittare di offerte specifiche, creando un messaggio ad hoc e incentivando una prenotazione con tempistiche stabilite.

Questo è il mail marketing:

  • Rapporto diretto
  • Tempistiche ridotte
  • Costi contenuti
  • Possibilità, eventualmente, di gestione diretta del cliente (ovvero gestire gli ordini senza intermediari).
Ultimo Aggiornamento:15/03/2024 15:05:28
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