Acquistare indirizzi email Errore da non fare 2024
Premessa doverosa: non vendiamo indirizzi email e non siamo qui per farvi acquistare indirizzi email ma per fare quache consideazione sulla forza della newsletter vista come strumento di marketing.
Acquistare indirizzi email non è la soluzione per fare business né per rilanciare un'azienda.
Per molte aziende sembra che acquistare indirizzi mail sia una strategia vincente perché con poco (relativamente) iniziano a proporre "a random" i loro servizi.
Niente è più sbagliato, acquistare indirizzi email non funziona (a parte per chi li vende)
- Si mandano mail a persone che non conoscono l'azienda
- Si compromette il sistema di invio
Si maltratta una strategia di marketing estremamente vincente (solo se rispettata)
Ovviamente il nostro discorso vale anche per database noleggiati, condivisi o creati prendendo degli indirizzi a caso nel web.
Il mail marketing per funzionare ha un solo presupposto, l'utente che riceve deve essere conspevole, per questo non ha senso acquistare indirizzi mail, poi certo con la mail serve essere utili, avere sempre qualcosa da dire.
Cosa significa acquistare indirizzi email?
Dalle nostre esperienze dirette, acquistare indirizzi email, significa finire nello spam e compromettere il sistema di invio. Del resto ci sarà un motivo se tutti i fornitori di servizi smtp sottolineano di non inviare email a database comprati, no?
Non si è furbi se si compra un database di indirizzi e si caricano pian piano nel sistema perché i dati di invio, non mentono come le segnalazioni. Noi sospendiamo il servizio di invio se ci accorgiamo che il database è comprato o se vediamo segnalazioni di spam!
Cosa prova il cliente nel ricevere mail indesiderate?
Pensiamo di ricevere improvvisamente delle offerte casuali nel nostro indirizzo mail; pensiamo di ricevere offerte non solo non cercate, ma anche magari di poco interesse (difficile sparando a caso arrivare con il prodotto giusto a chi lo cerca); pensiamo di dover cancellare ogni giorno, se siamo al pc ogni giorno, o quelle volte che ci siamo, decine di mail inutili e, soprattutto, non cercate e volute.
Quando decidiamo di acquistare indirizzi mail, decidiamo di disturbare qualcuno, cosa che, se vissuta direttamente, generalmente infastidisce; questo è quello che, almeno, ci racconta ogni cliente con cui intavoliamo questo tipo di conversazione. Non è facile dare idee o interpretazioni, ma siamo certi da confronti diretti che una mail non voluta è scocciante, infastidisce, e, per principio, si evita di leggerla, quindi la si "parcheggia" nel cestino o peggio la si segnala al sistema come spam(=non desiderata), quindi, in linea teorica, il suo prossimo arrivo non sarà nemmeno visto ma andrà direttamente in un'apposita cartella ed eliminata.
e... se il cliente si aspetta una nostra mail?
Le cose cambiano notevolmente se il cliente si aspetta una nostra mail, perché innanzitutto la legge e, se interessato, può accedere ai contenuti o meglio, acquistare. Certo che cambia tutto, se decidiamo di acquistare indirizzi mail, decidiamo di suonare un campanello a caso, se costruiamo il nostro database suoniamo il campanello solo a chi si aspetta di aprire la porta e trovarci. Non è, strategicamente parlando, una sottile differenza perché essere segnalati come spam significa fare un investimento che va direttamente nel cestino. Essere segnalati come spam nel sistema di un cliente significa buttare soldi. Non a caso parliamo di un errore l'acquistare indirizzi mail proprio perché, detta in modo volgare, significa tentare di acquistare anche i clienti (cosa che poi la realtà ci mostra essere un passaggio molto diverso).
Acquistare indirizzi mail, un flop annunciato
Non vogliamo trattare qui il contesto tecnico del come fare per avere indirizzi mail, anche perché è complesso e fa parte di una serie di strategie che devono essere studiate e inserite nel singolo contesto aziendale, ma, piuttosto, marcare che acquistare indirizzi mail è un flop annunciato perché le statistiche dimostrano che c'è una resa inferiore al 2% tanto più se si pensa di acquistare da aziende online che ci fanno capire fin da subito che il tutto non è molto chiaro a partire dalle voci di fatturazione che di solito non parlano di indirizzi mail, ma di dati, come voce generica. Per quanto vogliamo essere elastici nell'interpretare la legge, non siamo mai autorizzati a mandare mail a chi non l'ha espressamente chiesta o sia stato nostro cliente e dobbiamo sempre stare attenti che in pochi step il cliente deve potersi cancellare (i dati dimostrano che perdiamo subito una buona metà di clienti e un'altra gran parte non usa più quell'indirizzo).
Quante persone hanno comprato gli stessi indirizzi?
Vediamola in un altro modo: l'azienda che ci vende i dati, a chi altri li ha venduti? Quante persone hanno comprato gli stessi indirizzi che stiamo comperando noi? Quante altre aziende? di conseguenza quella mail che noi ci accingiamo ad inviare arriverà in un indirizzo che negli ultimi mesi è già stato abbondantemente invaso di mail e non ha certo voglia di riceverne ancora. Pensiamoci prima di spendere male i soldi. Raccontiamo ancora una nostra diretta esperienza dove all'acquisto di un database ci siamo disturbati di cercare on line i siti (@nomesito.it) con dominio di proprietà e ci siamo disturbati a contattarli ad uno ad uno. La sorpresa fu sconcertante perché in primis nessuno sapeva del business sul suo indirizzo e molti hanno segnalato l'indirizzo in disuso proprio per le troppe mail spam che ricevevano tutti i giorni.
Mail indesiderate significa soldi buttati: non comperate database di email
Facciamo presto a renderci conto di come e quanto sia facile buttare soldi se decidiamo di investire su scorciatoie di marketing truffaldino perché le mail indesiderate sono solo soldi buttati e la resa dell'investimento si avvicina allo zero. Ogni azienda deve prevedere una costruzione, lenta e graduale o delle specifiche campagne ad hoc che siano di incentivo per il cliente e siano, sostanzialmente di interesse. Del resto, se ci pensiamo, perché dovrei ricevere una mail se non mi interessa o peggio se non ha mai niente da dirmi? Prendiamo spunto da Zalando, Lidl, eBay che usano il mail marketing come forma di investimento e come modo per arrivare al cliente finale in primis con offerte veritiere, non da meno, con prodotti civetta scontati e particolarmente convenienti finalizzati proprio all'acquisizione di nuovi clienti nel loro database. Di certo il cliente non potrà comperare tutti i giorni, ma facciamoci caso, noi ogni giorno riceviamo uno sconto, una nuova descrizione o un'offerta mirata.
Non sono tentativi, né ultime spiagge, sono strategie di marketing curate nel dettaglio e curate con costanza. Un investimento continuo che se all'inizio necessita di un gettone per partire, nel tempo non solo si paga ma, addirittura, porta a guadagnare.