Farsi trovare su Google 2024

Farsi trovare su Google è la prima esigenza di un'azienda che decide di fare un sito per essere online, anche se spesso ci rendiamo conto che le aziende che investono online non si preoccupano proprio di farsi trovare su Google.

Noi siamo stati clienti prima di diventare web agency e vogliamo dare molto spazio al concetto di farsi trovare su Google perché abbiamo capito, a nostre spese, l'importanza della visibilità e di comprenderne il concetto prima di spendere. Realizzare un sito è senza dubbio un investimento importante per l'azienda ma capire prima di tutto l'importanza di farsti trovare su Google, sui social, a pagamento o in maniera naturale è uno dei primi passaggi che si dovrebbero affrontare.

Nell'analizzare la presenza nel web aziendale, saltiamo tutti quei casi estremi che hanno un sito per

  • Dare assistenza
  • Dare servizi post vendita
  • Dare informazioni specifiche su prodotti specifici

proprio perché sono condizioni estreme che non necessitano di farsi trovare su google, ma, anzi, lavorano con un'élite di clienti che cercano appositamente quel sito dopo aver comperato e non necessitano di nuovi clienti, nuovo traffico o nuove prospettive.

Farsi trovare su Google, un modo per farsi conoscere

Farsi trovare su Google significa avere voglia di farsi conoscere e significa iniziare un percorso di costruzione di un sito che non è solo tecnico, ma è piuttosto un lavoro concettuale, strategico e deve avere e trovare un continuum aziendale nella quotidianità.

Parlare di presenza nel web e parlare di farsi trovare su Google, parlare di prime posizioni sui motori di ricerca, significa essere attenti ai mercati, agli andamenti, seguire le mode e avere sempre un occhio di riguardo per il cliente finale perché farsi trovare su Google significa studiare cosa cerca un cliente, e cercare di essere presenti con risposte precise ed esaurienti.

Ci sono due soluzioni per farsi trovare su Google

  • In maniera naturale, con strategie SEO quindi investendo nella comunicazione
  • Pagando il servizio, quindi con il PPC, pay per click

Chi siamo? Cosa facciamo? Ecco il primo passo per farsi trovare su Google

Sembra la classica risposta ironica ad una domanda scontata, ma identificare chi siamo e cosa facciamo è lo step iniziale per farsi trovare su Google in maniera naturale, perché significa identificarsi con il mercato in quel settore preciso.

Non è così ironica l'osservazione, perché troppe volte è data per scontata e troviamo loghi o nomi aziendali senza capire cosa fanno e cosa propongono. Vi capita mai di navigare su siti in cui non è chiaro il core business? Siti che compaiono a pagamento per cui bene o male si va ad intuito, ma quando ci entriamo non capiamo un bel niente, oltre che essere magari lenti, macchinosi e difficili. Per questo quando sottolineiamo di essere precisi sul cosa si fa, non si è così ironici, per questo Google nelle sue pagine cerca di spiegare che il primo passo per la visibilità è l'essere originali nei testi e semplici nei passaggi. Troppe volte troviamo siti difficili da navigare, ingarbugliati che partono non tanto dal presupposto di far conoscere un'azienda ma piuttosto che già si conosce (in forte contrasto con il desiderio di essere online per avere nuovi clienti, no?).

Una nuova esigenza del web, arrivare ai clienti

Forse ci capisce meglio chi ha un sito da anni, perché mentre qualche anno fa non era tanto importante essere trovati su Google, perché comunque le alternative erano poche, adesso in pochi mesi il sito soffre di solitudine se non ci organizziamo bene e se non pensiamo di investire in modo adeguato per far confluire nuovo traffico, non importa se in modo naturale o se a pagamento. Adesso si sente il bisogno di farsi trovare su Google perché il mercato mette a disposizione molte alternative e molte aziende stanno trovando nuove linfe proprio dai servizi web che offrono. Farsi trovare su Google è un'esigenza, senza la quale anche il sito pian piano muore con l'azienda stessa.

Farsi trovare su Google

Farsi trovare su Google, improbabile con il fai da te!

Introduciamo spesso il nostro disappunto per il fai da te perché, specialmente in contesti strategici così delicati, è improbabile che un'azienda da sola, senza specifiche competenze sia in grado di farsi trovare e di dare una risposta esaustiva alle esigenze di Google e del web in generale. Non siamo qui per dare informazioni per arrangiarsi, anche se ci possono essere molti spunti di riflessione, ma siamo qui piuttosto per far capire quanto un servizio assistito può essere di aiuto all'azienda nel contesto della visibilità nella rete o per essere ripetitivi, per farsi trovare su Google da chi cerca servizi come i nostri. Esperienza e competenza associati ad un lavoro di squadra sono gli unici ingredienti che conosciamo per arrivare al cliente finale, usando uno strumento potente e preciso come il web, perché il web è preciso se e solo se è usato con cognizione di causa e con competenza.

Fattori tecnici e concettuali aiutano la nostra presenza nei motori di ricerca

Sono molti gli aspetti da analizzare sotto il profilo tecnico concettuale per essere trovati nei motori, parliamo di Google in primis perché è il motore di ricerca a livello mondiale più usato e più preso di mira dai competitors, ma non possiamo tra questi non mettere l'accento su aspetti tecnici del sito che spesso sono sottovalutati e lasciati al caso (sarebbe meglio parlare di portafogli): la parte tecnica di un sito è il primo gradino. Molte volte i siti sono lenti, macchinosi, complicati e le cause sono legati ad un insieme di piccolezze tecnico grafiche che prese singolarmente sono irrisorie, ma nell'insieme sfalsano il concetto di equilibrio e performance del sito stesso. Quando senza logica usiamo foto troppo grosse, rendiamo il sito un po' più lento, quando senza logica usiamo un cms come Joomla o WordPress, siamo un po' in difetto rispetto alla concorrenza, quando senza logica usiamo codici grafici pre confezionati, scegliamo di essere meno performanti e chiediamo al cliente uno sforzo maggiore per rimanere nel nostro sito. Avete presente le tapparelle? quelle pagine che hanno lo stesso principio per aprirsi? Non danno fastidio?

Se calcoliamo, poi, che il farsi trovare su Google nelle prime pagine è legato anche alla navigazione del cliente e al tempo che rimane nel nostro sito, facciamo presto a capire che se non agevoliamo la sua navigazione e se non studiamo strategicamente i passaggi che potrebbe fare, stiamo scegliendo di non farci trovare facilmente!

Ultimo Aggiornamento:21/12/2023 12:46:45
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