Cose inutili in un sito

Capire quali sono le cose inutili in un sito è un passo importante per avvicinarsi nel miglior modo possibile ai visitatori e ai nuovi potenziali clienti.

Purtroppo il web non ha regole e troppe volte, aspetti apparentemente geniali (concetto che con estrema indifferenza si avvicina al banale), sono proprio le principali cose inutili in un sito.

In linea generale, possiamo definire inutili tutte le cose, applicazioni, script, finestre che distraggono il cliente e non sono utili a raggiungere gli obiettivi.

Cose inutili in un sito

Noi partiamo sempre da questo schema prima di iniziare una collaborazione:

Aspetti tecnico strategici di un sito | amdweb.it

Aspetti tecnico strategici per realizzare un sito
  • Progetto iniziale (obiettivi, aspettative, fattibilità, tempi, progress)
  • Scelta tecnica (costi nel medio lungo termine, vantaggi e differenze)
  • Realizzazione contenuti (Progetto comunicativo, progetto redazionale e stesura testi)
  • Post messa in rete (tutti gli aspetti che fanno trovare/lavorare il sito)
Aspetti economici di un sito aziendale | amdweb.it

Aspetti economici: i costi di un sito
  • Costi tecnici (piattaforma, dominio, certificati ssl, personalizzazioni e assistenza)
  • Costi realizzativi (progetti, foto, inserimento contenuti e immagini)
  • Costi grafici (grafica desktop, mobile, immagine coordinata)
  • Costi pubblicitari (come far trovare il sito? ppc, social, seo, mail marketing?)

Facciamo subito una distinzione sul concetto di cose inutili di un sito:

  • Ci sono cose inutili in un sito che possono stare, non sono dannose
  • Ci sono cose inutili in un sito che sarebbe meglio non mettere proprio

Nel trattare le cose inutili in un sito dobbiamo subito fare una contestualizzazione, perché vogliamo parlare ad un pubblico professionale, con fini commerciali, non a chi vuole fare un sito per divertirsi o per mettere online riflessioni personali, ma, appunto, aziende, enti, associazioni, liberi professionisti, che vedono nel web una strada da percorrere per crescere e per migliorare la loro posizione, sia economica che di fama.

Un punto importante che non possiamo permetterci di sottovalutare nel web è il posizionamento del sito, argomento peraltro che trattiamo in una specifica categoria raggiungibile qui, perché è il primo aspetto che può dare origine ad un grande flusso di visitatori al sito. Essere posizionati, essere visibili significa apparire nelle ricerche di Google, e per fare questo è doveroso partire da

  • Una struttura snella, essenziale e performante
  • Testi specifici, curati e scritti in chiave SEO
  • Grafica, sobria o aggressiva, in base al contesto
  • Una visione d'insieme che ci permetta di coordinare azienda, dipendenti, visitatori e clienti

Perché questa premessa per parlare delle cose inutili in un sito?

Perché le cose inutili di un sito, troppe volte sono script che rendono pensante la piattaforma, pesante nel senso che usano dei collegamenti ad altri siti per essere aggiornati, vedi esempio un orologio, o delle finestre per notizie o effetti grafici che ogni qualvolta sono interrogati, devono far lavorare il sito per fattori non importanti (in genere movimenti ad effetto).

Il posizionamento soffre molto se ci sono queste cose inutili nel sito. L'esempio dell'orologio è lampante, un pc ha l'ora in basso o in alto e non serve che anche noi la mettiamo nella "home" del nostro sito web; un contatore di visite, che va a monitorare gli accessi, potrebbe in certe circostanze essere tolto, perché non è utile al cliente (in genere lo mettono siti piccoli per fare scena, per riempire graficamente uno spazio).

Il sito è sempre personale, ma...

Vediamo il tutto da un altro punto di vista, perché, se partiamo dal presupposto che un sito aziendale è sempre comunque un riflesso personale che mettiamo on line, non c'è una regola precisa, per cui tutto può essere interpretato a proprio piacimento senza dover essere visivamente giudicato come un colore piuttosto che un altro, un consiglio con degli articoli preferiti o qualche applicazione che può dare altre informazioni, e questa è la parte che chiamiamo non dannosa, ma c'è una parte di accessori che troppe volte è pure dannosa, perché se non studiate e collocate con criterio possono portare fuori il cliente, possono creare disservizi, possono rallentare troppo il sito o spostare l'attenzione su altri concetti che non sono il nostro fine aziendale. Non è vero che anche "riempire" è una soluzione, dobbiamo sempre avere chiaro il nostro obiettivo, e capire se ci possono essere cose che lo agevolano o che lo destabilizzano.

Non sono solo finezze tecniche o grafiche, possono essere anche immagini troppo pesanti, o troppo piccole, possono essere inserimenti audio, troppe volte penosi, possono essere script che portano ad altri siti, o finestre di collegamento che se per vari motivi non sono monitorate si vedono spesso come buchi insensati.

Un errore di fondo, che porta a fare una serie di cose inutili nel sito, è la mancanza di un progetto iniziale, in cui, carta e penna, si scrivono

  • Obiettivi
  • Tempistiche
  • Risorse
  • Mezzi

che abbiamo per iniziare o migliorare l'avventura nel web. Partendo da un presupposto chiaro, possiamo iniziare a creare delle solide fondamenta e iniziare a sviluppare una serie di strategie complementari che permettano al nostro business di emergere e di farsi strada. Se non abbiamo un obiettivo chiaro, e se non entriamo nell'ottica web nel modo corretto, rischiamo di mescolare tutto e fare tante cose inutili che allontanano l'obiettivo finale.

Cose inutili, strategie e inesperienza nel web

Uno step delicato, che spesso affrontiamo, è la mancanza di esperienza nel web di titolari o collaboratori e in questo contesto molto "pericoloso" è fondamentale avere il supporto sia tecnico che strategico di chi ha competenza; il punto, però, non è tanto di chiedere e fare come dei soldatini, ma iniziare ad entrare nel modo corretto nel mondo del web, senza snaturare l'essenza del nostro modo di fare. Se un'azienda è abituata a dare dei servizi, il web deve divulgare il suo modo di fare, e semplicemente dare coerenza. Una strategia è difficile da generalizzare perché per avere la sua massima forza e per sfruttare la sua massima efficienza, deve essere sempre contestualizzata.

Non c'è solo un modo corretto di avvicinarsi al web, ma ci sono una serie di accorgimenti di base, che devono essere seguiti senza stravolgere il nostro chi siamo.

Una battuta per capire meglio può essere sull'utilizzo delle mail: se abbiamo un indirizzo, è normale che dobbiamo controllarlo spesso, per cercare di dare risposte immediate a chi scrive. Poi come scrivere fa parte della nostra personalità e del nostro modo di vivere l'azienda ed il business che stiamo facendo. Se abbiamo un sito, usiamo la mail del sito, la mail professionale, per evitare di fare confusione, per permettere a chi riceve di identificare subito chi è il mittente, cosa improbabile se usiamo nomi di estrema fantasia con provider gratuiti.

Un punto di vista, speriamo non inutile

Questi aspetti li consideriamo inutili, perché devono comunque essere fatti bene e tutto il tempo che perdiamo a farli male, è fine a se stesso. La mail aziendale, se usata, evita lo spam, quindi in prospettiva, se useremo newsletter, aver già iniziato a far conoscere il nostro indirizzo, ci permette di arrivare ai nostri clienti; inoltre, aspetto spesso sottovalutato, l'utilizzo della mail aziendale identifica anche il nostro sito, per cui è un modo indiretto di proporci: nome@amdweb.it identifica che la mail arriva da amdweb.it

Non dobbiamo fraintendere queste considerazioni sulle cose inutili di un sito, ma dobbiamo vederle come spunti per analizzare il nostro quotidiano e se serve migliorarlo. Altra considerazione da non sottovalutare, sono le tempistiche strategiche, che spesso cozzano con le aspettative: se la strategia è a medio lungo termine, dobbiamo essere pazienti e lavorare sodo per portare a termine il programma; se la strategia è un massivo investimento in PPC, ci aspettiamo risultati diversi e le considerazioni successive, saranno più tecniche (compromesso del dare-avere).

Ultimo Aggiornamento:29/06/2022 18:49:11
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