La legge sulla privacy nei siti web
Per quanto riguarda la legge sulla privacy nei siti web il garante della privacy chiarisce alcuni aspetti nel trattamento dei dati. Sostanzialmente il consenso è sempre obbligatorio e ciò comporta che per quanto un indirizzo email sia pubblico o inserito in un sito per fini commerciali, non siamo assolutamente autorizzati all’invio di messaggi pubblicitari. A riguardo subentrano molte interpretazioni per cui è complesso definire i confini del lecito e del non lecito, per cui sarebbe sempre opportuno allegare un’opzione che permetta facilmente la cancellazione dalla mail list (ottimo riuscire a farlo con un solo click!).
Aspetti legali della privacy in un sito web
Relativamente agli aspetti legali riguardanti la privacy è bene consultare il GARANTE, Link al sito , ma è importante sottolineare che
- È doveroso avere sempre il consenso del ricevente ( anche in caso di regolare acquisto del database da aziende specializzate)
- È doveroso essere chiari sull’utilizzo che si intende fare dell’indirizzo mail; se infatti si intende venderlo a terzi sarebbe opportuno chiedere un consenso a se stante e non raggruppare tutto con la dicitura …” potrà essere usato per scopi commerciali”, frase generica e sostanzialmente priva di significato.
- È doveroso che l’azienda responsabile dei dati dia sempre la possibilità di cancellarsi dal sistema SENZA ONERE ALCUNO
- È doveroso essere chiari su chi è il mittente.
(Attenzione abbiamo qui fornito una sintesi personale del testo, questo scritto non ha nessun valore legale). È doveroso in questo frangente fare ulteriori considerazioni anche se si rischia di essere ridondanti, ma purtroppo spesso ci capita di fare discussioni sulla poca efficacia del mezzo partendo però da presupposti completamente sbagliati. L'essere precisi sull'utilizzo dell'indirizzo è una conseguenza all'utilizzo improprio fatto negli ultimi anni del sistema, tanto da obbligare l'utente finale a porsi in uno stato difensivo verso tutti. Se il mail marketing è strutturato per fidelizzare un nostro cliente, questo problema non dovrebbe esserci assolutamente, infatti le varie diciture truffaldine che troviamo nelle condizioni di utilizzo del sistema, tipo potrebbe essere ceduto a terzi a scopi commerciali, testimonia come non sia chiaro ciò che si sta facendo e la reale potenzialità dello strumento.
La privacy ed il web
Vediamo in termini meno tecnici questo aspetto, vediamoprivacy e websotto il punto di vista di chi visita da una parte e di chi investe nel sito dall'altra. Se si cerca l'incremento di nuovi utenti da una parte, chi arriva vuole avere il massimo rispetto e non è sempre d'accordo di ricevere ogni giorno delle mail pubblicitarie. In effetti vista da un punto di vista consulenziale, commercialmente parlando, è un controsenso parlare di una legge che tuteli la privacy ma se l'hanno fatta, se si è dovuta fare una legge che tuteli la privacy è perché molte aziende hanno abusato di clienti visitatori. Se noi entriamo in un sito e ci iscriviamo ad una newsletter, è logico che vorremmo avere news di quel punto vendita preciso, con una scadenza decente in base al tipo di servizio prodotto. Un supermercato ha scadenze settimanali nelle offerte, un'agenzia immobiliare magari potrebbe fare un invio mensile, non quotidiano. Manca questo buonsenso, manca il rispetto tra
il web e la privacy
di chi visita. Non dovrebbero servire leggi e tanto meno il cliente dovrebbe sentirsi maltrattato davanti a queste situazioni. È la prima ed unica risorsa che abbiamo, il cliente finale e tutto dovrebbe essere in funzione del suo rispetto. Qui non dovrebbero servire guide o consulenze, ma un po' di educazione e di rispetto.