I costi di un cms open source

Serve una doverosa premessa, serve chiarire che quanto scritto in questa pagina è opinione personale, un punto di vista, una riflessione che cercheremo di fare nel modo più obiettivo possibile, ma il tutto resta una nostra opinione ed un nostro punto di vista.

Sono tante le aziende che fanno siti e propongono solo soluzioni open source, per varie ragioni certo, ma soprattutto perché è comodo guadagnare senza fare nulla, proponendo parti tecniche per fare siti che non implicano nessun lavoro, nessun investimento se non imparare ad usarli e nessuna responsabilità.

I costi di un cms open source

Noi per primi abbiamo iniziato l'avventura del web con Joomla, si usava la primissima versione, studiata all'università, mentre si aspettava con ansia un importante aggiornamento, l'aggiornamento alla 1.5, una bomba per i più esperti, un qualcosa di molto professionale.

C'è stato molto entusiasmo nei primi mesi un po' per "passare l'esame" un po' perché si cercava di capire quanto potesse essere valido il sistema, condizionati proprio dal fatto che tante persone lo usavano (e lo usano).

Il tempo è galantuomo!

Poco dopo esce un nuovo aggiornamento, una miglioria che si consiglia di istallare con tempestività per motivi di sicurezza e anche questo aspetto può avere due punti di vista

Aspetti positivi del cms open source
  • Ci sono aggiornamenti e sono gratuiti
  • Si lavora costantemente per il progetto
     
Aspetti negativi del cms open source
  • Si scoprono molti punti deboli
  • Servono costanti interventi per fare gli aggiornamenti

Lecito chiedersi tutto quando si parte, soprattutto se come è stato per noi, si pensa di fare del web un mestiere.

L'approccio positivo è proprio il sapere che ci sono persone che lavorano sulla piattaforma, l'aspetto negativo è che non sempre si possono organizzare o pianificare gli aggiornamenti perché sono improvvisi (quali sono, quindi, i costi di un cms open source?).

  • Una web agency che consiglia un cms open source, che alternative può proporre? Ha competenze in programmazione? Ha competenze tecniche per dare un consiglio?
  • Quando si sconsigliano le soluzioni proprietarie lo si fa solo per comodo o con competenza?
  • Un'azienda che sta spendendo dei soldi per fare un sito aziendale, che basi ha per scegliere?

Ecco un nostro punto di vista, un insieme di passaggi che non possono essere sottovalutati e ci permettiamo di condividere perché prima di essere web agency siamo stati clienti e ci siamo illusi di poter fare un sito spendendo poco, magari imparando ad usare soluzioni gratuite... L'esperienza poi ci ha insegnato che serve lavoro, competenza e lungimiranza...

Quando abbiamo deciso di investire su un nostro servizio lo abbiamo fatto perché ci siamo resi conto che il sito deve essere uno strumento di lavoro e deve essere analizzato nel medio lungo termine. Se servono implementazioni su misura, ad ogni aggiornamento si rischia che non siano compatibili.

Aspetti tecnico strategici di un sito | amdweb.it

Aspetti tecnico strategici per realizzare un sito
  • Progetto iniziale (obiettivi, aspettative, fattibilità, tempi, progress)
  • Scelta tecnica (costi nel medio lungo termine, vantaggi e differenze)
  • Realizzazione contenuti (Progetto comunicativo, progetto redazionale e stesura testi)
  • Post messa in rete (tutti gli aspetti che fanno trovare/lavorare il sito)
Aspetti economici di un sito aziendale | amdweb.it

Aspetti economici: i costi di un sito
  • Costi tecnici (piattaforma, dominio, certificati ssl, personalizzazioni e assistenza)
  • Costi realizzativi (progetti, foto, inserimento contenuti e immagini)
  • Costi grafici (grafica desktop, mobile, immagine coordinata)
  • Costi pubblicitari (come far trovare il sito? ppc, social, seo, mail marketing?)

Quali sono i costi (reali) dei cms open source?

Usare un cms open source significa acquistare un dominio e istallare un applicativo al suo interno che non ha alcun costo se non il tempo tecnico di farlo (15 minuti al massimo). Negli ultimi mesi tutti i gestori di hosting hanno automatizzato i sistemi per avere l'istallazione in pochi secondi, qualcuno addirittura già con il settaggio del database.

Nessun costo aggiuntivo, sia chiaro, con il costo del dominio, che varia da circa 50 euro a 150 euro si ha la piattaforma di base pronta in poche ore per essere operativa. Se un cliente ha i contenuti, si è on line in un paio di giorni (per scommessa anche in un paio di ore, ma meglio non far sapere a nessuno che un sito si setta in pochi minuti e si pubblica in questi tempi, perché altrimenti come si giustificano migliaia di euro di costo?).

Serve qualche personalizzazione? si trovano molti plugin aggiuntivi, spesso gratuiti, che diverse aziende sviluppano fornendo in genere una versione gratuita con servizi limitati e una versione a pagamento, con funzioni avanzate.

Normale che il pensiero di fare siti colpisca ogni studente (è una materia che si deve comunque studiare e fare il tutto non ha costi) e permetta a quelli più intraprendenti di aprire partita iva e lavorare, magari con l'idea di pagarsi gli studi: un sito si mette on line in un attimo, c'è una comunità di persone che lavora per aggiornare il tutto e il cliente fornisce i contenuti... del resto i costi di un cms open source sono nulli quindi ogni centesimo che si chiede è guadagno...

Bello, interessante ma...

Aggiornamenti, aggiornamenti, aggiornamenti

Costi dei cms open source

Per coerenza e correttezza, ad oggi, 23 maggio 2021, Joomla è alla versione 3.9 ed è stata annunciata la 4.0

Ecco nell'immagine una newsletter di Joomla, newsletter che tutti possono ricevere, dove si parla di un nuovo aggiornamento importante che apporta circa 50 correzioni per cui è importante procedere all'aggiornamento di tutte le versioni di Joomla.

Aggiornamenti tecnici in un sito significa tempo, tempo significa denaro. Chi paga?

Altro aspetto divertente (adesso, con il senno del poi): ogni aggiornamento riporta la versione di Joomla alla versione originale, quindi se si fanno lavori sul codice sorgente sono da rifare; se si è sviluppato qualcosa, serve controllare se funziona correttamente, se si usano plugin gratuiti non sempre si hanno aggiornamenti tempestivi e tutto questo rende meno sicuro il progetto nel suo insieme.

Quanto è sicuro un cms open source non aggiornato?
Praticamente quanto è sicuro mettere acqua in uno scolabrodo!

L'anno universitario ha visto uscire circa 27 grandi aggiornamenti del sistema cosa che destabilizza non poco il preventivo di un lavoro per un'azienda senza notare che, un semplice servizio hosting è davvero limitato per "far girare" un progetto open source.

Ogni aggiornamento chiede un back up per evitare disservizi, l'istallazione, il controllo dell'insieme. In genere un'ora di lavoro senza intoppi, intoppi che ci sono sempre, purtroppo. Diventa importante, quindi, capire che un cms gratuito non è vero che non ha costi di gestione e non è sempre vero che è la miglior soluzione per le aziende.

Non a caso la premessa generale che abbiamo fatto parla di punto di vista personale, ma spendere per un progetto che

  • Non ha controllo
  • È complesso da personalizzare
  • È poco sicuro

non ci è sembrata una soluzione ideale da proporre alle aziende, ecco perché noi abbiamo scelto di sviluppare una nostra soluzione tecnica, yost.technology, perché riteniamo importante dare assistenza tecnica con tempestività, costi chiari nel tempo e prospettiva di personalizzazione quando si parla di sito aziendale.

Quanto costa realmente usare un sistema cms open source?

Se il sito è medio piccolo e si usano solo le versioni di base del cms i costi sono contenuti, ma sia chiaro che ci sono; se si usa un cms gratuito per un progetto aziendale strutturato, meglio fare un prospetto nei 3/5/8 anni per rendersi conto che, forse, un lavoro personalizzato ha costi minori (senza parlare delle performance).

Attenzione che comunque un cliente paga anche lo start up, non è che viene regalato... sentiamo clienti che hanno speso migliaia di euro per un lavoro che di fondo ha richiesto qualche ora al massimo di lavoro ... quindi le considerazioni da fare sono molte.

  • Costa niente l'attivazione ma si paga
  • La sicurezza è un rebus
  • Le personalizzazioni sono complesse e costose da gestire
  • La velocità del progetto è un'altra cosa!

Se qualche anno fa un sito era fatto e si lasciava on line per mesi senza toccarlo, anche per anni, adesso con l'utilizzo dei social il lavoro deve essere costante e la piattaforma deve essere STRUMENTO DI LAVORO quindi serve molta cautela nella scelta soprattutto se serve l'affiancamento di uno staff tecnico. Normale che un autodidatta scelga la strada più comoda e l'investimento minore, ma un'azienda deve ponderare la spesa e proiettarla nel medio lungo termine.

amdweb nei servizi cerca di essere chiara su

  • Tempi di attivazione piattaforma
  • Tempi di eventuali sviluppi, che si definiscono di volta in volta
  • Costi di start up, costi di gestione
Ultimo Aggiornamento:11/09/2024 11:46:02
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