Ha senso aprire un sito e-commerce?
Difficile fare considerazioni costruttive senza un punto di riferimento, difficile dire se ha senso aprire un sito e-commerce senza capire le dinamiche aziendali, le possibilità e i prodotti che l'azienda tratta. Possiamo dire dopo più di 15 anni di esperienza nel settore, che ha senso aprire un sito e-commerce, se si ha un budget adeguato, se c'è consapevolezza, se l'azienda ha il giusto margine di guadagno e se il prodotto che si tratta e che si pensa di vendere nel sito, si presta ad essere acquistato online.
Inutile ribadire che quando si apre un sito e-commerce ci sono tasse da pagare e ci sono permessi comunali che l'azienda deve richiedere, oltre a ulteriori costi fiscali che è meglio definire con il commercialista, prima di iniziare.
Altro step strategico importante: attenzione alla concorrenza, soprattutto se si è rivenditori di prodotti che altre aziende possono vendere.
Da un punto di vista tecnico amdweb propone servizi a partire da 3990 euro con la prospettiva di investire in progress in funzionalità aggiuntive e implementazioni.
Partiamo dal capire bene cosa significa aprire un sito e-commerce perché per valutare se ha senso aprire un sito e-commerce serve avere le idee chiare sull'insieme.
Ecco un primo punto di partenza che noi consigliamo sempre di comprendere per capire quanto realizzare un sito è complesso. Un sito e-commerce richiede molto impegno e per questo motivo un piccolo confronto con l'apertura di un negozio può essere utile sulle nostre considerazioni che speriamo possano capire se ha senso aprire un sito e-commerce.
E-commerce Vs Negozio fisico
- Il negozio è il sito (negozio fisico = sito)
- L'esposizione della merce sono le foto e le descrizioni
- L'impostazione del negozio è l'impaginazione del sito (aspetto che sempre si sottovaluta)
- Il commesso che parla e spiega è la comunicazione
- Il preparare quanto ha comperato il cliente sono le spedizioni
- I pagamenti sono sempre anticipati come in negozio, compero, pago, porto a casa; nel sito scelgo (metto nel carrello), pago e ricevo
- L'affitto del locale sono i costi tecnici del sito
- La gestione straordinaria e l'arredamento possono essere le grafiche
- La pubblicità si fa per entrambe le attività
- Si può avere una gestione differente del magazzino e delle giacenze perché nel sito possono essere virtuali (il riassortimento può essere fatto in 2 giorni quindi un prodotto non disponibile può essere gestito come disponibile se si ha la certezza di poterlo avere in tempi stretti o sei si connette con il fornitore in drop shipping)
- In negozio si fa più fatica a comperare sul venduto mentre con il sito si può addirittura acquistare un prodotto sul venduto (strategia da non sottovalutare)
- Gestione cambio prodotto/i, resi, garanzia, assistenza post vendita, c'è nel negozio fisico, ci deve essere nello store online (personale che risponde ai clienti sia telefonicamente che virtualmente con mail o chat, ritiro merce, controllo, gestione rimborsi (totale o parziale)
- Sia nel negozio fisico che nel sito e-commerce, serve personale!
Vendere online non è solo questione tecnica
il costo tecnico è il costo minore nella realizzazione di un sito e-commerce perché strategie, marketing, packaging e gestione sono parte integrante del progetto. Le proposte tecniche di nostra ideazione partono infatti da 3990 euro per il servizio Lite, l'approccio essenziale che permette di iniziare ed una serie di integrazioni che permettono funzionalità stratregiche personalizzabili.
Le proposte amdweb per fare un sito e-commerce
- Gestione prodotto (categorie, foto, descrizioni, magazzino)
- Gestione sconti (per categoria, data, numero, orario)
- Gestione pagamenti (NO pos*) e spedizioni con più opzioni
- Ricerca per tag, titolo, taglia, stagione
- Impostazione e grafica su misura
- Inserimento fino a 50 prodotti
- Strategia seo di base
Range spesa da 18/22mila euro
- Funzionalità e strategie su misura
- Opzioni gestionali su misura
- Inserimento numero di prodotti personalizzabile
*I costi dell'inserimento del pos variano dall'istituto di credito utilizzato
Quando abbiamo pensato di scrivere il codice sorgente del servizio yost.technology abbiamo cercato di prevedere un servizio come punto di partenza, quindi essenziale con la possibilità di gestire a step differenti funzionalità che possono essere condivise o esclusive (ogni progetto è definito con il singolo cliente, ogni singolo cliente può avere personalizzazione esclusive).
Vendere online è costoso (non ci si illuda del contrario)
Non si faccia mai l'errore di credere che vendere online costi poco, perché vendere online è costoso ed è per questo che serve essere consapevoli e organizzati. C'è un costo gettone per la piattaforma, la grafica, l'impostazione poi ci sono i costi per l'inserimento dei prodotti, le strategie per come proporli, il marketing e la gestione dei clienti (ordini resi). In genere si parla di almeno un paio di stipendi al mese.
Perché fare un sito e-commerce è costoso?
Fare un sito e-commerce è costoso perché ci sono tanti dettagli da controllare e soprattutto perché la realizzazione del sito non è solo "meccanica", serve infatti strategia, lungimiranza, marketing per poter coinvolgere il cliente.
Diamo anche per scontata la parte tecnica (anche se ci sono molti siti che non funzionano per errori tecnici), a costare è sempre l'insieme (inserimento prodotti, ottimizzazione seo, funzionalità, presenza nei social, coerenza strategica).
Il nostro approccio è il work in progress, un approccio di costruzione per avere risultati nel medio lungo termine partendo dall'essenziale.
Si calcoli che acquisire un nominativo da aziende specializzate, che investono proprio per far compilare form contatti ai clienti e rivendere il dato alle aziende per proporre impianti voltaici, accumulatori, caldaie e così via, ha costi che partono da 50 euro a nominativo e non c'è nessuna garanzia che questo acquisto porti risultati (si acquista un nominativo che ha espresso online il desiderio di approfondire l'argomento, si presume quindi sia un cliente interessato ma non si sa se voglia acquistare, spiare la concorrenza o semplicemente farsi un'idea).
Questo esempio serve per far capire che arrivare al cliente finale costa molto ed il sito è uno strumento che nel tempo permette di avere soddisfazioni abbassando gli investimenti.
- Farsi trovare
- Distinguersi
- Fare proposte accattivanti (non è detto che devono costare poco)
- Fidelizzare il cliente
Non si tratta tanto di capire se ha senso aprire un sito e-commerce ma si tratta di capire se l'azienda abbia la consapevolezza dell'impegno nel medio lungo termine (i soldi si trovano e con strategie in progress sono l'ultimo problema).
Quando ci si confronta strategicamente con un cliente, sempre ci chiede se ha senso aprire un sito e-commerce e sempre la risposta è che dipende dal budget, dalla marginalità del prodotto che tratta e dal tempo che intende investirci.
Non c'è una risposta, ci sono una serie di considerazioni da fare per capire se ha senso aprire un sito e-commerce e l'azienda per darsi una risposta, deve avere consapevolezza.
Per noi sempre ha senso aprire un sito e-commerce perché proponiamo soluzioni tecniche e servizi di gestione ma proprio questo ci impone di far capire al cliente che deve spendere che serve molto impegno.
- Se un'azienda ha una marginalità bassa può aver senso aprire il sito e-commerce per una questione fiscale, ma non ci si aspetti di trarre profitto
- Se un'azienda è una semplice intermediaria, diventa ancora più importante capire bene tutti i costi
- Se un'azienda ha trovato online offerte a prezzi stracciati per realizzare il sito e-commerce, faccia attenzione a capire bene cosa compera e cosa non compera nell'offerta
Siamo disponibili per un confronto perché contestualizzando la richiesta diventa più facile capire se ha senso aprire un sito e-commerce. 04451716445