Errori (da non fare) in un sito e-commerce 2024
Vendere online è tutt'altro che semplice ecco perché cerchiamo di scrivere qualche considerazione sugli errori in un sito e-commerce.
Errori in un sito e-commerce?
- Sito e-commerce lento
- Sito e-commerce complicato da navigare, con troppi click da fare
- Sito e-commerce con descrizioni poco curate
- Sito e-commerce con immagini poco curate
- Sito e-commerce con condizioni non chiare o non visibili o inventate quindi non legali (pagamenti, spedizioni, resi)
- Processo di vendita complicato o poco chiaro o con richiesta di dati inutili alla transazione
- Budget poco adatti alla realizzazione del sito e-commerce (si può iniziare spendendo anche poco, ma deve esserci un progetto alla base per un lavoro in progress)
Chi si avvicina al web si trova uno scenario molto bizzarro perché per un sito e-commerce si trovano preventivi che oscillano da 500 euro a 50 mila.
La vendita diretta deve essere un investimento ed è compito di chi spende capire ogni dettaglio per evitare errori in un sito e-commerce che possono compromettere il successo.
Gli errori più comuni in un sito e-commerce, sono
- Scegliere la parte tecnica in base al prezzo (quella che costa meno) quindi avere un sito lento e poco sicuro
- Non curare la comunicazione quindi non permettere al cliente di capire cosa si propone e non avere visibilità naturale nei motori di ricerca
- Non fare nessun progetto iniziale sia per la realizzazione che per le scelte strategiche
- Ascoltare tante campane senza capire quello che dicono
- Mettersi nei social da soli (tanto è facile)
Vi capita mai di navigare e trovare prodotti interessanti? Si è attratti da una bella foto o più foto curate, e si cerca di approfondire, si cerca un po' di descrizione, costi, costi trasporto e tempi di consegna. Si guarda il sito, si cerca di capire se è affidabile e in pochi secondi, se il si vince su tutte queste considerazioni, si compera.
Vista nell'ottica trovo-vedo-compro-pago-ricevo sembra facile, e sembra banale, ma, se si rilegge con attenzione, sono stati elencati una serie di step che di solito sono errori o potenziali in un e-commerce.
Un cliente prima di guardare il sito deve trovarlo, quindi introduciamo un primo errore in un e-commerce: non investire nel posizionamento (comunicazione).
Investire sulla visibilità significa:
- Analizzare le esigenze aziendali
- Analizzare il mercato
- Analizzare la concorrenza
- Fare un primo prospetto economico che permetta di capire quanto serve all'azienda per avere riscontri
- Fare un progetto redazionale
- Scrivere i testi (quindi definire che tipo di testo si andrà a scrivere)
- Coordinare le varie strategie (landing page per il ppc, seo per farsi trovare, condivisioni varie nei social o pagine specifiche per il mail marketing o per altri canali)
La visibilità è legata ad un lavoro di insieme, non si faccia l'errore di confondere la visibilità con qualche tag o qualche parola chiave. Un cliente che cerca, deve trovare soluzioni. Google deve proporre eccellenze (come può basarsi sui tag?) e l'azienda deve essere trovata e riconosciuta come eccellenza, da Google e dal cliente finale.
Parliamo di errori in un sito e-commerce? Non tener conto del cliente, non essere per lui la soluzione!
Farsi trovare è un primo passaggio, poi serve mettere a proprio agio il cliente, quindi
- Prezzi chiari
- Condizioni chiare
- Transazione semplice e veloce
Serve specificare bene i costi del prodotto, ecco un altro grave errore che si trova spesso nei siti e-commerce, perché spesso per capire quanto si spende serve simulare l'acquisto e serve registrarsi. Perché io cliente devo dare dei dati per capire a quanto vendi un prodotto?
Quanto costano le spedizioni in un sito e-commerce?
Un errore strategico sono le spese di spedizione perché spesso si vuole guadagnare anche dalle spedizioni (Geniale Amazon che con un servizio annuale le regala).
È risaputo che un corriere con un contratto arriva a costare anche 6/7 euro ed è risaputo che fino ad un tot di peso/volume i costi sono sempre quelli. Perché lucrare sulle spedizioni? Perché se un paio di scarpe si spediscono a 10 euro, prezzo già di suo alto, per due paia si chiedono 20 euro, quando è palese a tutti che i costi di spedizione non cambiano?
Guadagnare sulle spedizioni è un errore davvero poco sensato che molti fanno, perché appunto associano lo spedire ad un servizio che costa, ma non calcolano che una persona in negozio potrebbe far perdere anche ore per una scarpa da poco per cui il web alleggerisce questo step e dovrebbe essere agevolato.
Le spedizioni sono il deterrente di molti negozi, ma pensiamoci un attimo, perché le grandi aziende propongono il servizio spedizione e reso del prodotto senza costi? Quante più vendite possono essere fatte con spedizioni gratuite (anche sopra ad un certo importo) in un anno? Quante volte da clienti ci si ferma se ci sono spese di spedizione?
Come diciamo spesso nelle nostre pagine è sempre l'insieme a vincere ed è sempre l'insieme a far capire al cliente come lavora l'azienda.
Quante volte da clienti ci siamo fermati dall'acquistare on line perché il sito non era chiaro? (noi molte volte!)
I tempi di consegna del prodotto con l'acquisto online.
Parlando di errori in un sito e-commerce, i tempi di consegna sono un altro aspetto che si banalizza nella gestione della transazione: un cliente ordina, paga e aspetta il prodotto ma non riceve conferme o altre mail che indicano i tempi di spedizione (A dire il vero sarebbe opportuno specificarlo nel sito, prima che un cliente possa fare l'acquisto anche se ultimamente si da per scontato che un'azienda spedisca il prima possibile).
Di solito è buona norma mandare un riepilogo a fine transazione, e anche qui, banale errore, spesso non succede per cui si mette da subito il cliente in "allarme" è arrivato? ho comperato? avranno preso i soldi? "speriamo mi scrivano se no domani chiamo", è il pensiero di chiunque compera e non ha conferma dell'avvenuta transazione.
Troppe volte il silenzio post spedizione è un tempo di attesa che si ritorce contro il venditore con mail di richiesta o con telefonate all'azienda (sono costi e tempi, quindi ulteriori costi inutili), perché, senza troppi giri di parole, la società di oggi insegna che purtroppo non possiamo più fidarci di nessuno e aver pagato un oggetto che dopo qualche giorno non arriva è scocciante, soprattutto se nessuno avvisa.
Le grandi aziende danno un servizio innovativo, mandano una mail per la presa in carico dell'ordine, e per seguire la tracciatura. Non è un lavoro di squadra o di tecnica sopraffina, ma una mail che dice circa così:
caro cliente (mettono il nome e cognome del cliente), ecco il riepilogo di quanto hai comperato con condizioni ed eventualmente dati di bonifico se nel sito non c'è carta di credito o PayPal e associano al profilo anche la gestione del pacco per cui dal sito possiamo vedere in tempo abbastanza reale la transazione. Appena il pacco è pronto, di solito tutti lo fanno in 24 ore, il venditore conferma con una mail la spedizione o aggiorna il profilo nel sito. Niente di trascendentale no? Eppure lo fanno!
Una piccola analisi test di questi giorni
Da una semplice analisi di questi giorni in cui abbiamo fatto 5 acquisti online casuali, solo una grossa azienda si è presa il lusso di mandare una mail di conferma ordine personalizzata, e un altra di invio prodotto mentre gli altri quattro si sono limitati a mandare una mail automatica di presa in carico dell'ordine senza dire niente né sulle spedizioni né sulle tempistiche (Compreremo ancora?... probabilmente no).
Non si tratta di avere una piattaforma evolutissima per mandare una mail, ma si tratta di avere solo un po' di buon senso. Come vivo io cliente una transazione online? cerchiamo di fare bene quello che abbiamo visto sulla nostra pelle essere motivo di poca tranquillità, niente di più.
Il sito e-commerce deve essere vissuto non fatto e basta!
Possiamo notare che a parte il capire l'importanza di una piattaforma concepita e strutturata in modo professionale, tutto il nostro ragionamento si basa su aspetti strategici post ideazione o comunque si basano su logiche di marketing strategico applicato al web. Emerge da queste considerazioni l'importanza della scelta iniziare dell'agenzia che fa il sito, perché l'essere online senza errori è conseguenza di analisi di mercato e di analisi di flussi di dati esistenti e congetturati.
Un grosso errore di un e-commerce è l'improvvisazione; il "cuggino" o l'amico dell'amico sono ottimi compagni di merenda, ma un sito e-commerce è meglio farlo fare a chi dimostra competenze!
Le condizioni di vendita nel sito e-commerce
Per vendere online si deve rispettare la legge ed un sito e-commerce deve avere delle regole chiare e precise. Il nostro consiglio è sempre quello di far fare contratti e accordi a personale specializzato, competente, che sa quello che fa per evitare nel tempo spiacevoli sorprese. Il sito e-commerce è un negozio e come tale deve essere gestito anche negli aspetti legali (non ha senso inventarsi nulla).
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