Come far conoscere il nostro sito?

È una delle domande più gettonate degli ultimi mesi, come faccio a far conoscere il mio sito?...

Perché una volta fatto il sito, spesi i soldi e messo online ci si aspetta un minimo di risultati che per la maggior parte delle volte non arrivano. Chi ha speso si chiede cos'ha sbagliato, chi ha fatto il lavoro, però, sa bene le risposte.

Far conoscere il sito è conseguenza di una serie di strategie messe in atto mentre si definiscono i contenuti, la struttura e tutto l'insieme.

Ecco il nostro punto di partenza quando si pensa di realizzare un sito, schema di nostra ideazione, frutto di anni di esperienza che analizza passo passo sia la realizzazione del sito che le strategie per farlo conoscere.

Aspetti tecnico strategici di un sito | amdweb.it

Aspetti tecnico strategici per realizzare un sito
  • Progetto iniziale (obiettivi, aspettative, fattibilità, tempi, progress)
  • Scelta tecnica (costi nel medio lungo termine, vantaggi e differenze)
  • Realizzazione contenuti (Progetto comunicativo, progetto redazionale e stesura testi)
  • Post messa in rete (tutti gli aspetti che fanno trovare/lavorare il sito)
Aspetti economici di un sito aziendale | amdweb.it

Aspetti economici: i costi di un sito
  • Costi tecnici (piattaforma, dominio, certificati ssl, personalizzazioni e assistenza)
  • Costi realizzativi (progetti, foto, inserimento contenuti e immagini)
  • Costi grafici (grafica desktop, mobile, immagine coordinata)
  • Costi pubblicitari (come far trovare il sito? ppc, social, seo, mail marketing?)

Il concetto di visibilità, di essere trovati con i motori di ricerca, di generare accessi nel sito, non è cosi chiaro per chi si avvicina al web, perché ogni sito sembra essere uguale ad un altro e non si riesce a capire cosa differenzia un lavoro economico da un lavoro professionale.

amdweb parla di step obbligati perché si pensa ancora che il sito sia un lavoro da fare una volta e basta, non si associa al sito un lavoro costante come è più spontaneo fare con un negozio. Se si apre un'attività non c'è modo di mettere soldi e farla andare da sola, soprattutto se si parla di start up.

Non è sufficiente fare una grafica accattivante e fare un corretto settaggio di un sistema open source (i sistemi open source sono dei pacchetti gratuiti che si scaricano da internet e si assemblano su misura) per avere un sito professionale, serve una buona visione d'insieme e dei contenuti molto esaustivi, scritti per il web, adatti ad essere rilevati dai motori di ricerca, e, non da meno, adatti a tutti, facili da leggere, semplici ma completi e, meglio ancora se il settore lo permette, con foto "reali" del prodotto che trattiamo.

Per far conoscere il nostro sito, dobbiamo essere trovati nel web, dobbiamo pensare come pensa il nostro cliente, e dobbiamo cercare di dargli le migliori risposte alle potenziali domande che fa ai motori di ricerca. Solo dopo aver fatto un lavoro completo di questo tipo possiamo pensare di integrare pagine di social network o pubblicità a pagamento perché se lo facciamo prima per accelerare i tempi rischiamo di far vedere una scatola vuota a chi arriva nel nostro sito.

Sono i testi l'unica arma che si ha per arrivare al cliente finale! Un sito senza testi, come ancora clienti chiedono, non serve a nulla.

Questo passaggio è semplice da comprendere quanto complicato da mettere in pratica perché in primis serve competenza per scrivere correttamente nel web e poi perché serve un'attenta analisi di base che identifichi il mercato di riferimento, i competitors e le potenziali ricerche che possono fare i clienti. Non sono passaggi così semplici da fare e non possono essere fatti spendendo poche centinaia di euro. Quando pensiamo di avere un sito e decidiamo di affidare il lavoro a persone che fanno tutto a meno di 1000 euro, dobbiamo essere consapevoli che tanti passaggi vengono saltati o sottovalutati. Molti clienti si fanno questa domanda, perché si rendono conto che senza utenze il sito non ha senso di esistere.

Come far conoscere il nostro sito

Come far conoscere il nostro sito?

Innanzitutto partiamo da un progetto solido, e non da un semplice sito, una visione in prospettiva che ci permetta di sviluppare contenuti e consulenze, dimostrazioni o promuovere nuovi prodotti con costanza e con molta cura. L'occhio di riguardo va al posizionamento quindi alla stesura dei contenuti che devono essere fatti da esperti (approfondimento qui: scrivere nel web), personale in grado di essere esaustivo e completo, ma soprattutto che sappia mettere nel web quello che vogliamo dire.

Anche la grafica ha la sua parte, sobria ed elegante, non invadente e senza pretese di protagonismo, deve essere un sottofondo che accompagna la navigazione e la rende piacevole; la navigabilità, per fa sì che ogni cosa sia trovata facilmente e senza troppi sforzi. Qualcuno si potrà chiedere che senso ha tutto questo. Quando parliamo di come far conoscere un sito, parliamo di 2 potenziali strade

Come far conoscere il nostro sito? Strategie non a pagamento

  • SEO
  • Mail marketing?
  • Social?

La seo è senza dubbio una strada più lunga, ha costi iniziali e richiede competenze nello scrivere i testi, ma i risultati sono stabili nel tempo

Come far conoscere il nostro sito? Strategie a pagamento

  • PPC?
  • Social sponsorizzato?
  • Altri forme pubblicitarie?

Il PPC, pagamento di click è una soluzione più diretta, più veloce perché si ha subito una risposta, ma appena si smette di pagare si torna anonimi

La cosa importante da sapere è che mentre il posizionamento naturale ha una serie di tempistiche da rispettare, la via a pagamento ha un canale preferenziale che ci porta nelle prime pagine dei principali motori in pochi click anche se nessuno fa notare che senza una buona comunicazione, si spende male.

Cosa c'è di strano?

La cosa strana è che se pensiamo di pagare per fare prima, senza aver dei contenuti sostanziosi e ben curati, l'investimento è inutile perché chi entra non ha modo di trovare informazioni o approfondimenti per cui con la stessa semplicità esce dal sito. Se si opta per un ppc "disperato" il rischio è sempre quello di dare tante informazioni per scontate, dimenticando che il cliente finale potrebbe non conoscere l'azienda.

Il ppc, o pubblicità a pagamento per click ricevuto, per una pmi, ente, azienda o professionista, potrebbe essere un investimento poco interessante senza l'adeguato supporto di testi e immagini esaustive. È una scorciatoia bugiarda, usata spesso da chi fa lavori sommari per nascondersi dietro un dito e per farvi credere che in realtà è il vostro settore un po' fermo. Non è così, non funziona così senza un investimento mirato nei contenuti e nell'insieme non riusciamo a far conoscere il nostro sito e non riusciamo ad essere accattivanti con chi entra e visita. Non ci può essere appeal in un lavoro senza anima, senza niente di personale, senza un'interpretazione del nostro settore dal nostro punto di vista.

Poche righe ed un modulo contatti, per quanta pubblicità facciamo non serve ad aprirci la strada a nuovi clienti e nuove visite.

La dimostrazione di quanto detto, sono realtà come Zalando, come eBay che investono in modo massivo nonostante hanno contenuti di primo livello, hanno prodotti da vendere e sono siti leader nel mercato, ma investono sia in contenuti che in pubblicità.

Investono per far conoscere il loro sito!

Pensate per un secondo ad un sito come Zalando (www.zalando.it) che fa pubblicità a pagamento, fa spot in tv per attirare clienti e visitatori e appena visitate il sito, vi trovate 4 paia di scarpe, magari vecchi modelli e due sciarpe. Sarebbe ridicolo, no? Ma questo contesto è lo stesso che create voi che fate pubblicità a pagamento per avere visite senza aver fatto alcun contenuto.

Chi vi da questo consiglio, non sa quello che fa ed il danno di immagine che vi provoca!

Ultimo Aggiornamento:20/06/2022 10:36:52
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