Perché il mio sito non porta clienti?
Quando si fa un sito aziendale, nella maggior parte dei casi, il primo obiettivo è quello di arrivare a nuovi clienti.
Quando un sito non porta clienti ci sono una serie di aspetti da analizzare
- Come si trova il sito rispetto a come si vuole essere trovati?
- Velocità del sito
- Impostazione generale del sito (i contenuti sono facili da trovare dentro al sito?)
Noi partiamo sempre dall'analizzare gli obiettivi e poi i singoli passaggi della realizzazione (grafica, comunicazione, qualità dei contenuti, mercato, settore, concorrenza).
Primo step per fare un sito
Un primo step per fare un sito è capire che il sito è un lavoro di insieme quindi non esiste un aspetto più importante di un altro ma esiste un equilibrio di insieme che rende il sito uno strumento di lavoro. Chi si avvicina al web è normale abbia tanti punti di domanda ma per avere un sito di successo e non chiedersi nel tempo perché il sito non porta clienti, è importante capire i passaggi essenziali della realizzazione:
Alcuni spunti generali che aiutano a capire perché il sito non porta clienti
Un sito aziendale deve sempre essere visto/analizzato nel suo insieme. Un sito piace quando è curato, ha tutto al proprio posto, ha una logica di navigazione attenta al cliente.
Il web è pieno di
- Siti lenti
- Siti senza comunicazione
- Siti inutili a chi li legge
Perché un sito non porta clienti? Perché non si trova, perché non è visto e non ha, quindi, molti accessi.
La lentezza della piattaforma, un gap importante che non porta clienti
Un sito lento, non piace a nessuno; Google raccomanda di investire nella velocità del servizio, il cliente finale ha una certa tolleranza, se c'è sostanza ma quando il sito è lento, troppo lento si ripete la ricerca e si guarda altrove.
Dobbiamo aver chiaro che chi cerca vuole capire, leggere e avere informazioni, non contattare e basta.
strategie di posizionamento, un inizio per avere nuovi clienti
Altre volte il sito non porta clienti perché si è sì investito nel posizionarlo, ma non si è adeguatamente considerato il punto di vista del cliente, pensando o cercando con approfondite analisi cosa cerca, cosa vuole o cosa vorrebbe trovare. Il sito compare in prima pagina con certe query, ma non sono quelle ottimali e questo può essere dovuto o ad un lavoro non molto curato nel dettaglio, o all'inesperienza di chi scrive i testi, o ad un budget limitato che non permette di costruire il progetto nel tempo. Qui facciamo delle precisazioni per delle discussioni reali avute con dei clienti: non è facile dare un'idea di costo precisa, è facile fare un piano lavoro e vedere nel tempo come rispettarlo, ma dare un costo definitivo a priori risulta complicato perché non è facile capire cosa e come cerca il cliente. A volte una query precisa si pensa sia vincente, ma nel tempo non ha i risultati sperati e questo non è una mancanza dell'agenzia web ma un'analisi di mercato che emerge nel tempo. Se pensiamo di investire per posizionare, ottimale è lavorare in progress definendo dei costi di massima
Il cliente cosa vuole dal nostro sito?
Capire cosa vuole trovare un cliente nel nostro sito è un aspetto davvero centrale del lavoro del posizionamento, perché si cerca in questo modo di "agevolare" la sua ricerca. Non c'è una regola in questo contesto, perché serve esperienza, predisposizione al web e studi mirati che permettano di analizzare bene cosa cerca chi naviga. È si importante farsi trovare, ma lo è altrettanto dare un servizio e darlo completo con testi e contenuti, siano immagini o video che siano esaustivi e concreti, reali.
Questo punto di vista cozza molto con il lavoro del PPC, perché con il pagamento dei click siamo noi a decidere dove e come comparire, solo che nel 99% dei casi non c'è coerenza con i contenuti, quindi rischiamo di portare anche un flusso importante di persone, (i costi non sono banali) ma con l'amara sorpresa di vedere banalizzato lo sforzo perché non si riesce a concretizzare nessun contatto e/o nessuna vendita.
Abbiamo informazioni chiare nel nostro sito?
Quando un sito non porta clienti, dobbiamo analizzare in primis i contenuti, capire se sono esaustivi, capire se un cliente può effettivamente trovare quello che cerca, se siamo una fonte di informazione concreta o un sito slogan che cerca disperatamente di avere un contatto senza dare niente in cambio. In questi casi il sito non porta clienti per un gap è strategico perché chi ha fatto il sito non è stato in grado di spiegare bene l'importanza di far trovare qualche cosa a chi si avvicina a noi. A dire il vero in questo contesto ci sono informazioni molto discordanti, google stesso disegna il suo cliente come pigro, svogliato, con la pretesa di trovare informazioni senza voler troppo far fatica: di getto molte aziende che fanno siti si appoggiano a questa interpretazione e ne consegue una serie di lavori scarni, senza nessun approfondimento cosa anche capibile se si trattano brand importanti, ma con molte perplessità se il fine ultimo è proporre un lavoro artigianale o una serie di servizi.
Chi cerca un qualcosa nel web, siamo sicuri che non ha voglia di leggere? o forse il visitatore svogliato è quello che aspetta la moglie che fa la spesa in auto con il pad, o la segretarie che ammazza il tempo nei momenti liberi in ufficio? Perché questa tipologia di utente è tanto considerata quanto chi visita con reale interesse.