Il web un modo per crearsi un lavoro
A dire il vero questo spunto è adatto un po' a tutto, non solo al web ma, visto il contesto e vista la nostra propensione, vediamo questa opportunità riferita al web, il web come un modo per crearsi un lavoro, perché pensiamo che il web, se vissuto nella giusta maniera, può essere una valida finestra, una opportunità, un modo per crearsi un lavoro.
Purtroppo, adesso, essere laureati, essere "pluri decorati" di titoli di studio non è più sufficiente per entrare nel mondo del lavoro e anche chi ha la fortuna di farcela in un batter d'occhio può perdere questo privilegio, vediamo infatti quanto facilmente grosse aziende chiudono i battenti in pochi giorni, e come, in parallelo altre senza troppo pensarci licenziano per difficoltà economiche "gli ultimi arrivati", quindi ecco il senso del nostro spunto di riflessione: bisogna ingegnarsi, bisogna trovare qualcosa da fare per proporsi e il web viene incontro a questa specifica esigenza, perché è un mezzo che spazza via ogni limite spazio-temporale che una normale attività richiede. Anche i tempi per costruirsi un lavoro possono essere abbattuti specialmente se ci si mette "a testa bassa" e si investe sul proprio futuro con determinazione e con voglia di emergere.
Come crearsi un lavoro con il web?
Vediamo però nel dettaglio cosa intendiamo per presentare il web come un modo per crearsi un lavoro: siamo avvocati? medici? ingegneri? Non deve più essere il cliente che ci trova nel posto fisico, non possiamo pensare che il titolo di studio e le nostre abilità ci permettano di aspettare il cliente in ufficio; quando presentiamo il web come un modo per crearsi un lavoro, intendiamo proprio il poter utilizzare un mezzo per farci conoscere e per poter esibire le nostre abilità. Il cliente, sì cerca online, ma trova già nel sito la nostra competenza, trova le capacità che gli servono, velocità nelle risposte e competenza, cosa impossibile se stiamo in ufficio ad aspettare. Il fatto drastico di adesso è che se anche troviamo lavoro, non possiamo più darlo per scontato e si deve fare in modo che la nostra presenza faccia la differenza ed evidenzi l'importanza di quello che facciamo.
Trasparenza e contatto diretto: ecco chi siamo senza filtri
Questo passaggio trasferito al web permette una costruzione ad hoc della figura che intendiamo proporre e, visto ad ampio spettro nella scena aziendale, significa creare un prodotto su misura in base alle esigenze che un cliente nello specifico ha. L'azienda non è più statica, ma si "trasforma" e lavora per il cliente. Non dobbiamo fraintendere, non cambia nulla rispetto al quotidiano, cambia solo il modo di proporsi e di far capire al cliente quello che si fa nella vita di tutti i giorni, cosa che magari prima si veniva a sapere solo chiedendo o solo in situazioni di circostanza, legate al caso o al "colpo di fortuna".
Vista in altri termini, la scena che si presenta è questa: un cliente con somma sorpresa scopre che un'azienda fa delle cose che non pensava facesse, e questo solo con un utilizzo adeguato del web e di tutti gli strumenti che ne conseguono. Vi capita mai di andare al solito negozio e scoprire settori "nuovi", in realtà settori che tratta da sempre ma di cui voi non sapevate? Il gioco del crearsi un lavoro è questo, assumere nella realtà una persona che l'azienda scopre pagarsi da sola per l'impegno e per come si prodiga nelle strategie lavorative, a dispetto di molti dipendenti che oggi scappano dal lavoro o lucrano su ore in cui per l'azienda sono solo un peso. Una moda che gli ultimi anni ha portato a selezionare meglio e scoprire che la mancanza di scansafatiche non si sente, strano eh?
La meritocrazia, una regola che da sempre premia
Si passa quindi alla fase di meritocrazia, una persona lavora perché capace e perché produttiva, cosa ovvia qualche anno fa in ogni posto di lavoro, basta chiederlo ai nonni. Tutto sembra regredire sotto questo punto di vista, in realtà si sta solo pulendo anni di abusi del contesto commerciale in cui la domanda supera l'offerta a discapito di qualità dei prodotti e del servizio. Ora si torna alla vera normalità in cui l'offerta supera la domanda e la domanda va oltre al comprare cercando un attimo di relax nell'acquistare, cercando competenza nel commesso e nell'azienda che si propone ma, se ci pensiamo bene, niente di strano!
Ecco il web che permette ai volonterosi di farsi notare, alle aziende di mettersi in mostra sotto una nuova luce, sotto dei riflettori che non hanno paura di inquadrare anche i lati bui dell'azienda, perché ci sono e perché sono un asse portante dell'insieme. Qualità servizio buone maniere e perché no, anche errori, sono il mix che compone un'azienda che lavora e si propone, azienda o libero professionista che si rivolgono al pubblico per proporsi con trasparenza e determinazione per far conoscere sì il loro prodotto, ma soprattutto la loro storia.
Il web, quindi, un modo per crearsi un lavoro, visto come un modo per mettere in rilievo le competenze e tutti i punti di forza aziendali, che sono ciò che caratterizza la storicità del lavoro che si propone e l'esperienza che deve tornare a fare la differenza tra i vari competitors; in parallelo, il web come un modo per crearsi un lavoro per i giovani che si propongono con trasparenza e con determinazione e voglia di fare per entrare nel mondo del lavoro, dipendente o indipendente, perché alla fine non è tanto come si arriva a fare una cosa, ma farla nel modo corretto e con professionalità, quindi un modo per proporsi sia come azienda indipendente che come un possibile partner che sa lavorare e sa produrre.
Altri spunti perché lavorare con il web è innovazione
Altro spunto da non sottovalutare: se facciamo un confronto con delle realtà del passato, scopriamo che spesso la vita di un dipendente è ottima se ne vengono valorizzate le qualità, nel senso che le aziende sono propense a valorizzare il lavoratore che rende e che lavora per la causa, a fronte di uno stipendio garantito, vacanze e oneri fiscali come contributi e retribuzione in caso di malattia (cosa non contemplata per il lavoro in proprio); se un lavoratore si dà da fare e lavora, difficilmente è escluso dall'azienda e difficilmente l'azienda non ne tiene conto. Il punto è che adesso si lavora, così almeno in linea generale, per lo stipendio e troppe volte si dà per scontato che c'è.
L'azienda, se non ha soldi, ovvio che chiude, ovvio che si sposta o cerca settori più convenienti, ma questo non è solo una questione di tempi e di mercati, tante volte è una condizione interna che non è stata ben analizzata e non è stata ben gestita da ambo le parti. Anche essere dipendenti ha dei punti da rispettare, in primis si parla responsabilità, che, se non sono presi in considerazione nel modo adeguato, possono affossare l'azienda e i suoi buoni propositi.