Il tempo, il grande nemico dei siti internet
L'evoluzione della tecnologia non ha ancora risolto un grosso problema di imprenditori e giovani commercianti: il tempo, perché sempre, e possiamo dire sempre, il tempo è il grande nemico dei siti internet a prescindere dalla mole di lavoro che portano, dai contatti o dalle visite.
Avere un sito, oggi in particolare, significa sì, investire su tecnologia sempre all'avanguardia per migliorare le prestazioni, ma significa avere bisogno di tempo per implementare, spiegare o condividere informazioni con chi è interessato all'argomento, e questo aspetto si fa sentire in ogni realtà medio piccola che non ha le risorse adeguate per "prendere una persona" perché hanno sì lavoro, ma non così tanto per riuscire a stipendiarla.
Se qualche anno fa il sito era un privilegio di pochi, adesso senza troppe difficoltà si ha la possibilità di essere online, ma se vogliamo fare la differenza, dobbiamo iniziare a pensare a fare un sito "diverso", ricco di contenuti e ricco di informazioni a prescindere dalla scelta tecnica che dovrebbe comunque essere curata e ponderata.
Ecco uno schema molto semplice ma completo che permette di capire cosa serve per fare un sito, tempi, costi e modi sono conseguenza di un progetto iniziale e di una scelta tecnica che spesso non è adeguatamente vagliata.
Serve tempo per fare un sito importante
Ogni settore ha le sue "armi segrete", si trovano infatti molte discrepanze, anche economiche tra prodotti simili e questo porta un cliente a doversi informare bene prima di spendere, a capire cosa compera e capire dove e come può risparmiare. Il punto è che il web non avendo tempi e spazi, non vincola mai, non ha orari e, nei momenti più impensati come una notte insonne, un cliente cerca di capire, di leggere, di informarsi. Non si tratta di fare un sito che costa, ma si tratta di dare informazioni e mettere ogni cliente a suo agio facendogli ben capire cosa trattiamo e come; per certi aspetti dobbiamo pensare che sia un singolo cliente che ci chiede informazioni e il sito deve riuscire, in modo sommario a dare risposte. Il cliente capisce che se un prodotto è su misura necessita di accorgimenti personalizzati e se vuole andare nello specifico deve richiedere una consulenza, ma tra il chiedere qualcosa e il non trovare niente si collocano tutta una serie di siti che non portano risultati e fanno pensare che il web non sia un canale che merita impiego di risorse. Il salto di qualità si ha quando si passa dal nulla al dare informazioni e quando si capisce l'importanza di questo step si inizia a capire il concetto di essere trovati ed essere un punto di riferimento per i clienti.
Anche chi ha un sito ha aspettative
Se da una parte il cliente si aspetta contenuti, dall'altra parte c'è chi ha il sito che si aspetta risultati e si aspetta che da un certo numero di visitatori arrivino un certo numero di contatti o vendite, qui diciamo che la legge dei numeri non dovrebbe ingannare tanto, ma se il sito non presenta particolari peculiarità spesso anche i numeri ingannano, o forse estremizzano e, nonostante un flusso importante di visitatori e accessi nel sito, non si raccoglie in modo adeguato.
A dire il vero, però, chi ha veramente esperienza, capisce subito se un sito ha sbocchi, se può avere un ritorno perché il colpo d'occhio ci dà adeguate informazioni da una parte, poi, avvantaggiati dal sapere nel contesto web, si analizza cosa emerge nel settore e si cerca di vedere con "l'occhio del cliente" se le informazioni che troviamo sono pertinenti ed esaustive. Chi fa siti ed ha esperienza nel settore sa se il sito ha la possibilità di emergere e sa subito se il lavoro ha possibilità di portare anche qualcosa in denaro.
Emerge solo in un secondo momento ogni scelta comoda sia nella struttura che nella stesura dei contenuti e dove siamo stati sommari e superficiali ci troviamo a "pagare dazio".
L'analisi però che spesso ci troviamo a commentare è legata appunto al tempo, il tempo il grande nemico dei siti internet, perché non sempre c'è la piena comprensione di quanto serve ad un sito per emergere, né si ha chiaro che un sito ad un certo livello deve essere vissuto e concepito come un lavoro, come uno spazio che necessita di assistenza, cure e aggiornamento.
La creazione di un sito, tempi e modi, un progress costante
Prendiamo ad esempio amdweb: questo sito, contiene una serie di argomentazioni inerenti il contesto web, parliamo di web marketing, strategie di sviluppo, nozioni di base, posizionamento, indicizzazione. Siamo consapevoli che difficilmente verrà letto tutto, anche perché ci sono più di 400 pagine, ma è stato concepito con la volontà di scrivere molte verità scomode, ma verità che è giusto dire prima al cliente, verità che permettano, a chi è veramente interessato di capire come funziona il contesto web, di farsi un'idea da solo, senza vincoli o senza l'imbarazzo di dover chiedere, perché a volte chiedere è scocciante e imbarazzante soprattutto se le basi di conoscenza non ci sono, cosa molto normale nel web. Il continuo confronto commerciale, il continuo contatto con chi legge ci permette di mettere online esperienze e perplessità (speriamo di trattarle in modo adeguato e di risolverle); ecco perché parliamo di progress costante, ecco perché crediamo che un sito sia sempre in evoluzione.
L'importante è dare informazioni trasparenti perché un e-commerce senza un lavoro specifico di posizionamento non funziona; un sito senza testi non si trova e questo, quando si parla ad un cliente, a volte è scomodo da dire e da far capire perché il cliente potrebbe scegliere di non fare il lavoro o scegliere di aspettare.
Comunicare, sempre e dare consulenza, in ogni settore.
L'aspetto però che vogliamo evidenziare è che in ogni contesto, in ogni situazione possiamo avere spunti di riflessione e di confronto che possono essere utili a chi entra e legge sia per non ripetere errori fatti da altri sia per spendere meglio importanti risorse economiche aziendali.
Fare un sito in ottica consulenziale o introduttiva al settore, significa creare un punto di riferimento per il cliente e qualsiasi sia il settore che trattiamo ogni giorno abbiamo confronti diretti con clienti o con semplici curiosi che vogliono informazioni o cercano solo di capire meglio come funziona qualcosa. Per un sito serve tempo e servono risorse, non facciamolo se pensiamo di risolvere o banalizzare il problema facendo dei lavori posticci, senza senso o fatti perché meglio poco che niente.
Il tempo è un nemico agguerrito con chi ha un'attività ed il sito è uno strumento che evidenzia questo problema perché ne vuole molto e soprattutto lo vuole ogni costantemente. A dire il vero, se poi l'investimento che andiamo a fare è razionale, la soluzione è di affidare parte del lavoro a chi segue e realizza il sito, magari con accodi annuali, magari con collaborazioni costanti, ma è fondamentale capire che serve farlo da una parte e serve trovare personale specializzato dall'altra per avere sempre supporto e per avere soprattutto il miglior supporto.
Chiarezza sulla partnership e sul lavoro da fare
La cosa sconcertante, motivo che ci ha portato a fare queste riflessioni, è che non sempre questi aspetti sono chiariti e fatti prima di iniziare il lavoro con le aziende. Pochi hanno il coraggio di dire prima, davanti ad un'azienda che vuole investire nel web qualche migliaio di euro che l'investimento è più una spesa perché la consulenza non è dare la miglior soluzione e poi vagliarne i costi, ma piuttosto capire quanto un cliente spende e adattare l'investimento a quello. Per questo poi i risultati non arrivano e per questo poi lo sconforto per il web aumenta. Se si è chiari fin dall'inizio magari l'azienda decide di spendere meglio e decide di farlo in modo più impegnato, ma se si parte omettendo certe informazioni come può regolarsi un titolare?