Perché Google propone siti vecchi nelle prime posizioni?
La domanda è lecita, perché da una parte, infastidisce chiunque leggere nozioni vecchie di anni, aggiornamenti di siti che sono del 2008 o prima, dall'altra chi vuole mettere online un sito e vede un competitors in prima pagina con un sito "vecchio", ha speranza di arrivare in alto ma, riflettiamo, perché Google propone siti vecchi nelle prime posizioni?
Ci sono state in questi mesi molte nuove pubblicazioni, molti nuovi siti di aziende, anche interessanti, che non smuovono però la classifica di Google e questo fa riflettere, perché teoricamente il progresso dovrebbe dare cose nuove, aggiornamenti interessanti da leggere o comunque con dei requisiti minimi da spodestare le vecchie gerarchie delle classifiche di Google. Invece no! Tanta manovalanza, poca sostanza e nessuna miglioria.
I nuovi siti cosa hanno di nuovo? Danno nozioni diverse, più aggiornate o migliori? Spesso la risposta è no, e questo impone a Google di non stravolgere niente e lasciare la classifica così, com'è.
Che alternative ci sono ai vecchi siti?
Il ragionamento che dobbiamo fare è rovescio: partiamo da Google, che è un motore di ricerca e deve soddisfare il cliente che cerca qualcosa nella rete.Tutto il miliardario business di Google, passa per questo semplice concetto, il cliente cerca e deve trovare qualcosa.
Io cliente cerco delle informazioni, delle immagini, delle ricette o dei prodotti da acquistare e mi aspetto proprio da cliente delle soluzioni, dei siti pertinenti, chiari e con delle risposte dirette; Google attraverso i suoi "archivi" mi offre delle soluzioni che devono avvicinarsi il più possibile alle mie aspettative, Google analizza il mio comportamento, analizza se sono soddisfatto, analizza se interagisco, se scrivo al sito se esco e cerco altrove, analizza se ripeto la ricerca e cosa modifico nella mia scelta. Google, in questa fase analizza un po' tutto e cerca di capire se il primo sito che mi presenta "merita" quella posizione, "merita" la prima piazza e, fintanto che non arriva una proposta migliore, la tiene sempre in pole position.
I nuovi siti come sono fatti? Perché Google dovrebbe premiare certi lavori?
I nuovi siti come si pongono sotto il profilo dell'innovazione, della comunicazione e sotto il profilo tecnico? Troviamo molte aziende online, ma che sono anonime e sono online senza criterio e senza un lavoro qualitativamente degno di nota. Del resto, il canonico sito, con il chi siamo, dove siamo e cosa facciamo, form contatti e 3/4 foto, a cosa volete che serva? Che aiuto può dare a Google e a chi lo utilizza?
Gli anni scorsi essere online con un sito non era, come adesso, questione di poche ore e, soprattutto, non era possibile farlo con poche centinaia di euro, perché erano poche le persone che facevano siti e li sapevano fare bene, questo spiega e la dice lunga sul perché Google propone siti vecchi nelle prime posizioni, e perché non prende in considerazione tutte le nuove leve e le nuove produzioni.
Quanto costava un sito anni fa?
Un sito anni fa costava 8/10 milioni del vecchio conio, che non sono in rapporto i 3/4 mila euro di adesso, ma avevano un valore enorme e molto più grande, perché se pensiamo che uno stipendio di lusso era di 2 milioni, adesso con 1000 euro si fa la fame.
Google però non può adattarsi a questo scenario e non può pensare di abbassare gli standard qualitativi, perché altrimenti rischia di parere la sua più grossa risorsa, ossia il navigatore che si troverebbe costretto a cercare con altri motori alternativi. Chiunque sa che adesso è Google la miglior soluzione per arrivare a trovare qualcosa, ma un po' tutti speriamo di essere davanti, spendendo poco o, peggio, offrendo meno al cliente finale che cerca.
Siti a poco prezzo, anonimato e inutilità
Le considerazioni possono essere molteplici, col senno del poi, ma una cosa ci preme mettere in luce: se vogliamo una presenza nel web importante, dobbiamo iniziare a dare importanza all'unico mezzo che potrà proiettarci in quella dimensione: il sito web aziendale. Se scegliamo di spendere poco, se pensiamo di essere più furbi di chi spende e studia un messaggio coerente e ottimizzato, resteremo anonimi e non troveremo dal web nessun beneficio, né sotto il profilo della visibilità, né per trovare nuovi clienti.
Analizziamo questo passaggio da clienti. Stiamo cercando informazioni di ogni tipo, può essere per una cena, può essere per una vacanza, può essere per un nuovo acquisto: cosa ci aspettiamo di trovare nel sito che Google ci propone? Il nostro punto di vista da clienti è semplice, ci aspettiamo soluzioni, risposte, concretezza. Non siamo attratti da slogan né da immagini fuorvianti, cerchiamo di capire perché Google propone siti vecchi nelle prime posizioni? speriamo di dare una risposta al quesito e di dare spunti di riflessione adeguati a capire il contesto, consapevoli che in questo specifico caso non c'è un qualcosa da comperare, ma un mondo di cose da approfondire. Ma il concetto è lo stesso se vendiamo un maglione o un capo di abbigliamento: cosa cerchi? ecco la soluzione
- Taglia
- Modello
- Colore
- Spedizioni
- Pagamento
- Tempi di consegna
Buon lavoro e via.
Vi capita mai di imbattervi su siti che per fare un acquisto servirebbero 3/4 mail di chiarimenti? Ecco perché Google propone siti vecchi nelle prime posizioni, perché nelle nuove produzioni si lascia da una parte il cliente e si pensa in primis a spendere poco ed essere online con meno problematiche possibili, senza preoccuparsi delle conseguenze, del messaggio che mandiamo e della sostanza.
Non ci stiamo inventando niente, sono i feedback che abbiamo dalle consulenze che diamo a chi ci chiede informazioni su come migliorare le posizioni di Google, a chi ci chiede perché Google propone siti vecchi nelle prime posizioni e, analizzando insieme lavori nuovi, scopriamo che sono così inutili e senza messaggi che è quasi una fortuna che siano anonimi.